Cosa vedere a Bologna: itinerario d’arte in 5 tappe
Bologna è la città universitaria per eccellenza, definita con simpatia “La Dotta, la Rossa e la Grassa“.
La Dotta proprio per la presenza dell’Università più antica del mondo, che risale addirittura all’anno mille; la Rossa per il caratteristico colore dei tetti e delle case medievali e la Grassa per la sua gastronomia. Bologna ospita splendidi palazzi storici e importanti musei. Insomma, una città che celebra la cultura in tutte le sue forme. Nessun turista che si rispetti può mancare di visitare Piazza Maggiore o di scattarsi una foto ricordo all’ombra delle due torri. La città Felsina ha anche altro da offrire, quindi cosa vedere a Bologna in un imperdibile itinerario d’arte?
Kappuccio vi accompagna alla scoperta di Bologna e delle sue bellezze in un itinerario d’arte da non perdere!
1 – LA BASILICA DI BOLOGNA

Il tour alla scoperta delle bellezze d’arte da vedere a Bologna, non può che partire dalla chiesa più importante della città. La Basilica di San Petronio ha surclassato infatti anche la Cattedrale, la Chiesa di San Pietro, nella centralissima via Indipendenza. Complice forse la facciata incompiuta, che le dona un fascino insuperabile. Si tratta dell’edificio religioso più grande della città che con i suoi 132 metri di lunghezza e 60 di larghezza è tra le chiese più grandi d’Europa!
La porta centrale, anche detta “Porta Magna” è un capolavoro della scultura rinascimentale a opera di Jacopo della Quercia. Non a caso tali rilievi scultorei furono di ispirazione al giovane Michelangelo Buonarroti, durante il suo soggiorno in città.
Percorrendo la planimetria della chiesa, si incontra una curiosa linea che solca il pavimento: si tratta di una meridiana. L’astronomo Giovanni Domenico Cassini la realizzò dal 12 giugno 1655 in sostituzione della precedente, costruita da Egnazio Danti, quando la basilica ancora era in fase di completamento. Cassini ultimò la meridiana nel dicembre del 1657. Le sue misure non avevano pari. Con una lunghezza pari a 66,8 metri, è ancora oggi la meridiana più lunga al mondo.
Ci si può perdere ore a osservare i dipinti che decorano le cappelle dell’edificio. Ma c’è un grande assente.
Nella cappella di S. Vincenzo Ferrer, già Griffoni, Cospi e Ranuzzi era conservato il grandioso Polittico Griffoni, capolavoro di Francesco del Cossa ed Ercole de’ Roberti, smembrato attorno al 1725 dal cardinale Pompeo Aldrovandi, nuovo proprietario della cappella.
2 – PIAZZA E BASILICA DI SANTO STEFANO

Al centro della splendida cornice prospettica di Piazza Santo Stefano, si trova il complesso monumentale di Santo Stefano, anche noto come “sette Chiese”. Il complesso testimonia infatti una notevole stratificazione storica e architettonica di edifici sacri.
Le prime attestazioni testimoniano in quest’area, intorno al 100 d.C., la costruzione di un tempio pagano dedicato ad Iside. Successivamente, nel 393, il vescovo di Milano Ambrosio creò qui uno spazio dedicato alla devozione dei martiri Agricola e Vitale. Le loro tombe erano state rinvenute proprio nella zona adiacente al tempio. Lo spazio edificato per volere di Ambrosio costituì dunque il primo nucleo cristiano del complesso.
Nel V secolo il vescovo di Bologna Petronio decise di edificare sempre nella stessa area, una chiesa con forma e dimensioni pari alle attuali, intitolandola ai due martiri. Il tempietto di Iside divenne un battistero, grazie alla consacrazione della sorgente naturale con un’ampolla di acqua del Giordano. Nel 727 Liutprando, re dei Longobardi, invase Bologna e costruì, alla destra del Santo Sepolcro, la sua cattedrale, intitolandola a San Giovanni Battista (oggi Chiesa del Crocifisso).
Il complesso subì devastazioni durante la feroce invasione degli Ungari all’inizio del X secolo e venne ricostruito ampiamente dai monaci benedettini nei primissimi anni dell’XI secolo. In quest’occasione, fu edificata la Chiesa de’ Confessi (oggi Cripta della Chiesa del Crocifisso) per proteggere le reliquie dei santi Vitale e Agricola. Inoltre, il campanile, le costruzioni adiacenti, il cortile di Pilato e il Chiostro, nonché altri edifici del Monastero.
Immergersi nella basilica è un’esperienza unica: come entrare in una matrioska di storia, arte e cultura!
3 – PALAZZO DAVIA BARGELLINI

Passeggiando sotto i portici della città, balzano all’occhio due muscolosi telamoni che proteggono l’ingresso di Palazzo Davia Bargellini. Tra il 1638 e il 1658, Camillo Bargellini commissiona all’architetto Bartolomeo Provaglia l’edificio. Gli scultori Gabriele Brunelli e Francesco Agnesini realizzano gli atlanti a decorazione del portale d’ingresso. Nel 1920 il palazzo diventa un museo, per volere dell’allora Soprintendente alle Gallerie, Francesco Malaguzzi Valeri.
Le sette sale espositive mantengono ancora oggi l’allestimento che l’ideatore aveva stabilito per i due distinti nuclei della collezione – la Quadreria Davia Bargellini e la raccolta d’arti applicate.
La particolarità del palazzo sta dunque proprio nell’atmosfera unica che si respira percorrendone le sale.
Ci si muove in una sorta di casa-museo. In un appartamento arredato del Settecento bolognese, accanto a mobili e suppellettili di pregio incontriamo oggetti curiosi e rari, come il delizioso teatrino per marionette e l’incantevole riproduzione in miniatura dell’interno di una abitazione privata del XVIII secolo. Decorano le pareti, i quadri dei principali pittori del barocco bolognese come Prospero e Lavinia Fontana o Giuseppe Maria e Luigi Crespi. Non mancano neanche opere più antiche come la Madonna dei Denti di Vitale da Bologna, firmata e datata 1345, la Pietà di Simone dei Crocefissi e la Madonna con Bambino di Cristoforo da Bologna.
4 – SANTUARIO DELLA MADONNA DI SAN LUCA

Il Santuario della Madonna di San Luca, sorge sul Colle della Guardia ed è una tappa imperdibile nel nostro itinerario d’arte da vedere assolutamente a Bologna. Non a caso, da secoli è tra i simboli principali della città. Per raggiungerlo dal centro città potete percorrere una bella passeggiata verso Porta Saragozza. Uscire dalle mura cittadine e salire verso il colle, percorrendo un portico che, con le sue oltre 600 arcate, è il più lungo al mondo e, insieme a altri tratti cittadini l’anno scorso è stato nominato Patrimonio Mondiale UNESCO.
Se non ve la sentite di affrontare km e scalini in salita, non preoccupatevi.
Potete arrivare al Santuario con il trenino turistico che parte dalla centralissima Piazza Maggiore.
La basilica custodisce dipinti della Scuola seicentesca bolognese. Opere di eccellenti artisti come Guido Reni, autore della meravigliosa Madonna del Rosario situata nella terza cappella di destra. Dietro al presbiterio si accede con una scala a una tribuna nella quale, entro una nicchia, è custodita la preziosa icona legata alla fondazione dell’edificio.
Fin dal 1100 d.C. le fonti attestano un eremo situato su questo Colle, nel quale si era stabilito un certo Eutimio eremita giunto da Costantinopoli portando con sé una tavola di cedro con dipinta un’immagine della Vergine in stile bizantino antico.
Dal Santuario si può godere di una meravigliosa vista sul paesaggio circostante. Inoltre, l’apertura a partire dal 2017 del terrazzino panoramico, permette, a un’altezza circa di 42 metri sul livello del Colle della Guardia (300 mt sul livello del mare), di ammirare una veduta unica di Bologna, a 180 gradi, dai colli, fino al centro e a Casalecchio di Reno.
5 – CIMITERO MONUMENTALE DELLA CERTOSA DI BOLOGNA

Cosa vedere a Bologna di bellezze d’arte? Consigliare un cimitero potrebbe suonare strano o quanto meno macabro, ma il Cimitero Monumentale della Certosa non è solo un luogo di riposo per defunti, ma un vero e proprio museo a cielo aperto. Con un’estensione di 30 ettari, è tra i più grandi d’Europa e tra quelli di maggiore pregio storico-artistico del territorio nazionale.
Il complesso si articola in chiostri ed edifici, in stili diversi, dal neoclassico al liberty, realizzati nel corso dei secoli. Ospita pitture, sculture e opere dei principali artisti bolognesi. Al suo interno inoltre, riposano figure importanti della storia locale e nazionale tra cui i pittori Giorgio Morandi e Bruno Saetti; il premio Nobel Giosué Carducci e lo scrittore Riccardo Bacchelli; il compositore Ottorino Respighi e il cantante Lucio Dalla; i fondatori delle aziende Maserati e Ducati e della casa editrice Zanichelli.
Già in passato alla Certosa passeggiavano personaggi come Lord Byron, Charles Dickens e Sigmund Freud.
Cosa aspettate? Pensate che nel 2021 il Cimitero Monumentale della Certosa è stato anche dichiarato patrimonio dell’UNESCO.
Se dopo aver letto questa proposta su cosa vedere a Bologna in un imperdibile itinerario d’arte state pianificando un tour della città, non perdete anche questa guida di Bologna in un giorno tra i suoi musei gratuiti e i suoi luoghi segreti.
Preparate le valigie, si parte!
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In copertina foto di Petr Slováček da Unsplash