Cibo e vino romagnolo
La Romagna è la patria del buon cibo e del vino, oltre che delle feste in spiaggia. Se siete delle buone forchette, o semplicemente siete curiosi di provare il cibo tipico romagnolo, in questo articolo troverete le ricette imperdibili di questa regione.
Piadina, tagliatelle, cappelletti… scoprite con noi il cibo romagnolo!
Tagliatelle
Il termine si può ritrovare già in documenti del ‘500. Questa pasta all’uovo deve il suo nome alla tecnica con cui viene fatta: l’impasto viene steso e poi tagliato a listarelle per formare lunghe strisce. I sughi più tradizionali sono il ragù di maiale, di cinghiale o di cervo, fagioli o pomodoro e piselli.
Cappelletti
Da non confondere con i tortellini, i cappelletti romagnoli sono documentati per la prima volta nel ‘500. Le differenze tra i due tipi di pasta sono nella forma, nello spessore della sfoglia e nel ripieno. I cappelletti hanno una forma simile a un cappello, una sfoglia più spessa e il ripieno fatto con maiale, pollo, mortadella, parmigiano e uova.
Passatelli
Questo piatto nasce come riutilizzo degli avanzi. Parmigiano, uova, pangrattato e farina. L’impasto viene schiacciato nello schiacciapatate e, grazie a questo, i passatelli prendono la loro forma tipica.
Piadina e cassoni
Giovanni Pascoli la chiamò “il cibo nazionale dei romagnoli”. Esistono tracce della piada sin dall’epoca romana, infatti il termine deriva dal latino “pladena”, che significa “piatto lungo”. La sua versatilità l’ha resa piatto preferito da tutti i romagnoli. Inutile dire, però, che il ripieno preferito resta il classico: squacquerone, rucola e prosciutto crudo.
Il ripieno e lo spessore dell’impasto, però, cambiano in base alla zona in cui ci troviamo. Si dice che più ci si avvicini all’appennino, più l’impasto sia spesso.
Quando la piadina viene chiusa con una forchetta diventa un cassone. Questi, solitamente vengono riempiti con pomodoro e mozzarella o con erbe di campo. Sono tipici di Rimini e provincia.
Ciambella romagnola
Chiamata “Brazadela”, è una torta bassa e lunga, che si taglia a fette come il pane. Dentro l’impasto si può mettere anche l’uvetta. È l’unica ciambella senza buco, e ha una consistenza biscottosa. Infatti, è perfetta da inzuppare nel latte. E quando si parla di cibo e vino romagnolo, non si può non segnalare che le fette di ciambella possono essere mangiate da sole o imbevute nel vino dolce tipico Albana.
Vino romagnolo
Dopo tutto questo cibo romagnolo, se si parla di vino romagnolo, non si può non nominare il Sangiovese. Perfetto da abbinare alla carne, alle tagliatelle o alle lasagne. Ma ci sono vini per tutti i gusti: Trebbiano, Pignoletto, Albana, Croatina e tanti altri. Per chi invece volesse qualcosa di dolce dopo pasto, vi consigliamo il liquore Fragolino, a base di fragole e zucchero.
Siamo arrivati alla fine di questo viaggio tra profumi e sapori romagnoli, quante di queste prelibatezze avete già assaggiato? Ce ne consigliereste altre da aggiungere alla lista? Fatecelo sapere nei commenti! Intanto venite con noi a scoprire i piatti tipici della bellissima città di Bologna!
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Foto di copertina di Thomas Schaefer su Unsplash