Agosto al museo: le mostre da non perdere a Bologna

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Cosa fare a Bologna ad agosto? Facile, potete visitare le mostre sparse per il capoluogo emiliano. Ce n’è per tutti i gusti! Bologna è infatti una città di cultura e di arte, in qualsiasi periodo dell’anno la visitiate troverete sempre mostre da non perdere. Probabilmente però, il mese di agosto, quando la folla abbandona la città per il mare o la montagna, è il miglior momento per gironzolare tra musei e gallerie.

Ecco per voi la nostra guida a tutte le mostre da non perdere a Bologna ad agosto!

Elisabetta Sirani e Lavinia Fontana a Palazzo d’Accursio

Elisabetta Sirani, Sibilla foto di Giorgio Bianchi per il Comune di Bologna

Tra le mostre da non perdere a Bologna ad agosto c’è sicuramente l’esposizione dedicata alle pittrici bolognesi Elisabetta Sirani e Lavinia Fontana nella Sala del Consiglio di Palazzo d’Accursio. A segnare la riapertura al pubblico dell’ambiente è proprio questo piccolo, ma grande evento. Non si tratta infatti di una mostra “acchiappa” pubblico con nomi blasonati e ampiamente tracciati da molti altri percorsi espositivi.

La mostra ha invece un profondo valore simbolico. Due grandi artiste del passato cittadino, che la storia dell’arte e del costume è finalmente pronta a ricordare, celebrano il restauro e la riapertura di uno spazio pubblico. Nello specifico, saranno esposte fino a settembre due Sibille della Sirani e un Ritratto di gentildonna della Fontana, insieme a una tela di Enrico Romolo raffigurante un’eroica figura femminile.

Tutte le opere provengono dalle collezioni della Pinacoteca Nazionale di Bologna. Le tele sottolineano con forza la potenza femminile e la necessità di riconoscerla, anche in campo artistico. Proprio per questa sua natura, l’evento si inserisce in una positiva tendenza nazionale e internazionale di recupero delle protagoniste dell’arte.

📍Palazzo d’Accursio
Indirizzo: Piazza Maggiore, 6, 40121 Bologna BO
Orari: lunedì chiuso
da martedì a venerdì dalle 9:00 alle 18:30
sabato e domenica dalle 10;00 alle 18:30
Ingresso libero
Sito

Il potere della scultura in Santa Maria della Vita

Foto di Cultura Bologna

Nella suggestiva cornice della chiesa di Santa Maria della Vita la mostra Ilario Fioravanti. Epifanie del dolore e della gioia costruisce un dialogo tra il capolavoro quattrocentesco di Nicolò dell’Arca, il celebre Compianto sul Cristo Morto e il Compianto realizzato da Fioravanti nel 1985. Si tratta di uno dei tre gruppi scultorei che l’artista ha plasmato nel corso della sua carriera, normalmente conservato presso la Chiesa del Suffragio di Longiano e oggi esposto a Bologna.

Il Compianto è allestito nell’Oratorio assieme alle quattro Maddalene (1982) e ad alcune gigantografie di disegni preparatori selezionati dai diari dell’artista. Nella sala precedente, una selezione di opere dal tema sacro introduce al corpus della mostra. Sono una Via Crucis (1982) inedita, in terracotta ingobbiata e incisa, proveniente dalla Collezione di S.E. il Vescovo di Cesena Douglas Regattieri e, a completamento, Il bacio di Giuda (1995), La Veronica (1989), Il miracolo del pane e dei pesci (2003) ed Effeta (2003).

Sono “epifanie” in terracotta policroma in cui il tema del sacro e del profano, del terreno e dello spirituale, dell’umano e del divino si incontrano imprimendo nella materia il realismo delle emozioni e i sentimenti del dolore e della gioia in contrapposizione con la dinamica partecipazione emotiva che fuoriesce dall’opera di Niccolò dell’Arca. Dunque, una mostra da non perdere, perché coinvolge emotivamente e invita a riflettere sulla potenza della scultura.

📍 Chiesa di Santa Maria della Vita
Indirizzo:
Via Clavature, 8/10, 40124 Bologna BO
Orari: lunedì chiuso
da martedì a domenica ore 10.00-19.00
Biglietto: Possessori Card Cultura ridotto € 5
Sito

Riscoprendo il Sansone

Foto di Cultura Bologna

Tra le mostre da non perdere ce n’è una che ci aiuta a recuperare la storia cittadina del Settecento, e la sua scena artistica, vivace e fiorente. Si tratta dell’esposizione dedicata a Giuseppe Marchesi (Bologna, 1699-1771), di temperamento irrequieto e di corporatura imponente. Per questo gli fu affibbiato il soprannome di Sansone.

Questo orientamento stilistico era sostenuto anche dalla principale istituzione di formazione artistica presente in città, l’Accademia Clementina, alla quale Marchesi appartenne, ricoprendo svariati incarichi didattici e di direzione. La capacità di fondere colori caldi e forti muscolature, derivati dalla lezione dei Carracci, con la grazia del disegno, tipica della pittura di Franceschini, resero il Sansone un pittore apprezzato dal pubblico e dai colleghi. Fu anche autore degli affreschi della chiesa cittadina di Santa Maria di Galliera.

La mostra alle Collezioni Comunali d’Arte, che conservano il dipinto di soggetto storico Clemente VIII restituisce agli Anziani di Bologna le chiavi della città (1739), si incentra sulla fase giovanile della carriera dell’artista. Perfino un’inedita coppia di pendant con Mosè e le figlie di Ietro e Salomone incensa gli idoli (1725 ca.), il cui successo è dimostrato dalla presenza di copie presso il Museo Diocesano di Imola, è in prestito da una collezione privata. Particolarmente rilevanti sono inoltre anche le opere di soggetto profano.

Certamente Marchesi fu dimenticato in seguito ai cambiamenti della storia del gusto che condannarono il Settecento come secolo superficiale e vuoto di contenuti. Infatti solo a partire dagli anni Settanta del secolo scorso lo storico dell’arte Renato Roli ne ha ricostruito brillantemente il catalogo.

📍Palazzo d’Accursio
Indirizzo:
Piazza Maggiore, 6, 40121 Bologna BO
Orari: lunedì chiuso
martedì dalle 14.00 alle 19.00
mercoledì e venerdì dalle 10:00 alle 19:00
giovedì dalle 14:00 alle 19:00
sabato e domenica dalle 10:00 alle 18:30
Ingresso: biglietto museo (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto)
Per i possessori di Card Cultura ingresso gratuito.
Sito

Aldovrandi e Capellini: omaggio ai padri della scienza bolognesi

Foto di Cultura Bologna

In occasione del cinquecentenario della nascita del naturalista Ulisse Aldrovandi (1522-1605) e del centenario della morte del primo professore di geologia dell’Università di Bologna Giovanni Capellini (1833-1922), Bologna celebra i suoi geni con una mostra. L’esposizione ha l’obiettivo di riscoprire le curiosità che avevano catturato l’interesse del padre delle scienze naturali moderne e della museografia e i fossili che hanno appassionato il grande geologo.

📍 Collezione di Geologia “Museo Giovanni Capellini”
Indirizzo:
Via Zamboni, 63, 40126 Bologna BO
Orari: lunedì chiuso
da martedì a venerdì dalle 10:00 alle 13:00
sabato, domenica e festivi dalle 10:00 alle 18.00.
Sito


Tra storia, arte, cultura e scienza, l’estate bolognese ha molto da offrire. Non vi resta quindi che scegliere quale delle mostre da non perdere del mese di agosto a Bologna visitare per prima! Raccontatecelo nei commenti!

In conclusione di giornata potreste rinfrescarvi con un aperitivo all’aria aperta alla scoperta dei colli bolognesi! Insomma non disperatevi se non siete riusciti a partire per il mare o la montagna, Bologna e le sue mostre sapranno tenervi compagnia nel torrido agosto.

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In copertina foto di Sterling Lanier da Unsplash

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Asia Graziano

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