Come creare una skincare routine: la mia esperienza personale

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Tutti lo sanno: avere una pelle sana è sinonimo di bellezza e salute, e uno dei modi che ce la può garantire è avere una skincare routine che si adatti alle necessità, in primis, della nostra pelle.

Ma con i migliaia e centinaia di prodotti che continuano a essere pubblicizzati, la scelta diventa quasi impossibile, ecco perchè serve un po’ di contesto, che ho intenzione di darvi tramite questo articolo.

Questo articolo ha come obbiettivo quello di riassumere i vari step da considerare quando state creando un regime skincare. In caso di situazioni particolari, riferitevi al vostro dermatologo di fiducia, che sicuramente saprà consigliarvi al meglio.

Vorrei, inoltre, chiarire che non sono né dermatologa né un’esperta nel settore. L’articolo è basato sulle mie esperienze personali, esperienze di chi mi sta vicino e su varie ricerche con fonti attendibili. 

Per la skincare tutto è abbastanza personale, a seconda del tipo di pelle che si ha, ma quello che ha funzionato per me forse può funzionare anche per alcuni di voi.

Diversi tipi di pelle

La skincare non è uguale per tutti, di fatto, si deve adattare al tipo di pelle che abbiamo.

Andiamo a vedere quali tipi di pelle esistono e come riconoscerli.

Photo by Gemma Chua-Tran on Unsplash

Pelle normale

È il termine che viene usato per indicare una pelle ben equilibrata, la pelle non è né troppo grassa né troppo secca, la zona T (fronte, naso e mento) può apparire leggermente grassa, ma il resto del viso ha sebo (materia grassa e untuosa, elaborata da particolari ghiandole che contribuisce a mantenere morbida la pelle e a difenderla dagli agenti esterni) e idratazione equilibrati.

Come riconoscerla: pori fini, buona circolazione sanguigna, texture morbida e liscia come il velluto, colorito uniforme, nessuna imperfezione e nessun segno di sensibilità (rossori).

Pelle secca

Produce meno sebo, ovvero non ha ciò che serve per mantenere l’idratazione della pelle e proteggerla da possibili agenti aggressivi esterni. Si presenta con diversi livelli di intensità.

Come riconoscerla:

  • pelle leggermente secca (tesa, fragile, elasticità ridotta, ruvida);
  • pelle molto secca (leggermente screpolata, ruvida e macchiata, sensazione di tensione, possibile prurito);
  • pelle estremamente secca (ruvidezza, screpolata, frequente prurito, desquamazione). Generalmente caratteristica delle persone anziane o delle mani molto disidratate.

Pelle grassa

Indica un elevata produzione di sebo, é soggetta a punti neri e bianchi e a varie forme di acne. Alcune possibili cause di una pelle tendente al grasso potrebbero essere: fattori genetici, cambiamenti e squilibri ormonali, farmaci, stress, trucco. 

Come riconoscerla: pori ingranditi/visibili, aspetto lucido, pelle spessa e pallida

Pelle mista

Si può fare una netta differenziazione tra la zona T e il resto del viso, come lo indica giustamente il nome, significa che sono presenti i tratti di diversi tipi di pelle.

Come riconoscerla: zona T tendente al grasso, con pori allargati e qualche impurità, guance normali o secche.

Pelle sensibile

È più incline a infiammazioni, acne, rosacea, o dermatite. Questi tipi di reazioni della pelle possono essere dovuti a componenti aggressivi presenti non solo nei prodotti di cura per la pelle, ma anche nei cosmetici. Spesso vanno a cavallo con la pelle secca. È importante sapere che non è un tipo di pelle vero e proprio, ma più la conseguenza di un uso errato di prodotti per il viso.

Dovete anche sapere che la pelle ha tendenza a cambiare con il tempo: da giovani tende a essere normale, invece con il passare degli anni si secca.

Riassumendo, per identificare il proprio tipo di pelle bisogna far attenzione a questi fattori: 

  • Livello d’idratazione 
  • Elasticità
  • Oleosità
  • Morbidezza
  • Sensibilità

Attenzione! Bisogna considerare anche che se si ha la pelle grassa ciò non è per forza dovuto ad un eccesso di produzione di sebo, ma è possibile che la pelle stia reagendo come può perché si stanno usando prodotti che la deidratano. Non è un caso frequente, ma può capitare.

La mia esperienza

Ci ho messo un po’ di tempo prima di riuscire, più o meno, a identificare il mio tipo di pelle. Penso sia dovuto anche al fatto che, come abbiamo visto prima, con il passare del tempo la nostra pelle ha tendenza a cambiare. Da quando si è piccoli all’adolescenza, fino alla fase adulta. 

Ci sono da prendere ugualmente in considerazione le stagioni, anche queste, con il cambiamento di temperatura, l’umidità, la secchezza e quant’altro, possono influenzare lo stato della nostra pelle. Perfino l’inquinamento ha il suo ruolo. L’ho potuto notare durante l’estate, partendo per il mare dove c’è molto meno inquinamento rispetto alla città di Milano: la mia pelle migliora drasticamente!

Credits: @Kappuccio

La mia conclusione

Da quello che ho potuto osservare la mia pelle è mista/sensibile, come abbiamo visto prima, ciò significa che la mia zona T è propensa ad essere grassa e il resto del viso è normale. Invece diventa sensibile se uso certi prodotti non adatti, che mi provocano reazioni, per non parlare del sole, che mi fa diventare un’aragosta. Parlando di sole, a prescindere dal tipo di pelle che si ha, penso sia molto importante, prima di esporsi, anche nella vita di tutti i giorni, applicare della crema solare sul viso, così da evitare che i raggi rovinino la pelle (ad esempio rughe) e prevenire così altri problemi causati dai raggi UV.

Negli anni ho usato vari detergenti, creme, maschere depurative o idratanti e tanti altri prodotti e penso finalmente di aver trovato la routine ideale, con dei prodotti che mi convengono.

La mia routine mattutina

Durante questa quarantena la mia skincare routine del mattino, quando non mi sveglio troppo tardi, è molto semplice.

Step 1

Prima di tutto mi lavo il viso con acqua fresca e Angels On Bare Skin (è fatto al 100% con ingredienti naturali), di Lush, usando un disco detergente in silicone, di AlmaK. 

Credits: @Kappuccio

È un detergente che esfolia delicatamente e ha proprietà calmanti, riequilibranti e rivitalizzanti.

In passato non davo molta attenzione ai prodotti che potevo applicare sulla mia pelle e usavo altri tipi di detergenti tendenti allo scrub, non naturali, con vari agenti chimici che mi creavano una sensazione di pelle tesa e, probabilmente, la rendevano anche più sensibile.

Quindi qui il mio consiglio per il lavaggio del viso giornaliero è puntate sui prodotti con ingredienti naturali, poco granulosi, per evitare di irritare la pelle a forza di usarli ogni giorno.

Vi voglio ricordare che è bene lavarsi il viso la mattina e la sera prima di andare a dormire, ma se non riuscite e vi sentite demotivati provate facendolo almeno una volta al giorno, quando più vi fa comodo, e fatelo diventare parte delle vostre abitudini, piano piano, senza mettervi pressioni.

Step 2

In seguito uso un tonico fatto, per metà, in casa. Inizialmente usavo solamente l’Acqua tonificante idratazione leggera di Muji, ma col tempo ho deciso di mischiarlo con dell’acqua di rose, perché sapevo delle sue proprietà calmanti. Adesso ho aggiunto anche qualche fiore di lavanda perché, oltre al fatto che mi ricorda le campagne in Provenza, il suo profumo e le sue proprietà rilassanti sono un must. 

Credits: @Kappuccio

Lo potete applicare con del cotone tamponando bene su tutto il viso, ma personalmente preferisco spruzzarlo.

Il tonico non deve per forza essere comprato in farmacia! Il mio consiglio è di provare l’acqua di rose!

Step 3

Lascio il tonico penetrare per bene nella mia pelle e finisco applicando della crema idratante. Al momento sto usando Re-Boost di myClarins, mi sto trovando molto bene, idrata e non lascia la sensazione di pesantezza che possono lasciare altre creme.

Credits: @Kappuccio

Se dovessi uscire mischierei con la crema idratante qualche goccia di UV Plus (crema solare SPF 50, anti-inquinamento), sempre di Clarins, prima di truccarmi.

Le creme idratanti la fuori sono tantissime. Ricordatevi di sceglierle in base al vostro tipo di pelle, e poi in base a come vi trovate. Alcune vi faranno sentire il viso unto, altre come se non aveste applicato nulla. Sperimentare è ciò che rende la skincare routine più divertente!

La mia routine serale

La skincare routine serale varia molto in base a com’è la mia pelle a fine giornata.

Step 1

Prima di andare a letto uso Sleepy Face (detergente viso vegano, 100% naturale), di Lush, nel quale non può mancare la lavanda. Mi sa che ho una piccola ossessione: ho appena realizzato che la lavanda è presente nella maggior parte dei prodotti che uso…

Lo applico direttamente sul viso e dopo averlo massaggiato un po’ lo tolgo usando una spugnetta bagnata. Ho scoperto recentemente che prima di andare a letto è consigliato fare un double cleansing, ossia, prima usare un olio per viso per sciogliere trucco, SPF e sebo, ed in seguito usare un detergente a base d’acqua che pulisca più in profondità.

Step 2 e 3

Dopo essermi pulita per bene il viso spruzzo un po’ di tonico, sempre fatto da me con ingredienti naturali, e finisco con Re-Charge (maschera notte rilassante), di myClarins.

Credits: @Kappuccio

Opzionale

Se ho qualche impurità applico nelle zone interessate uno di questi prodotti: un goccio di essenza di lavanda, del Three tree oil o Clear-Out di myClarins. E se ho voglia di idratare ulteriormente la pelle, prima di usare Re-Charge, userò una maschera idratante in tessuto.

Nel pomeriggio, almeno una volta a settimana provo a farmi una maschera d’argilla o quello che mi sento di usare, così da eliminare impurità ed aiutare la pelle a seconda delle necessità che ha.

Il mio trucco segreto per uccidere i brufoli con gentilezza

Resistere alla tentazione di schiacciarsi i brufoli è difficile. Quando si cede e si è soddisfati della sessione di parziale eliminazione del nemico, si rimane con il viso pieno di segni, arrossato e un po’ gonfio.

Ho trovato un metodo, per quando non cedo, per far si che i brufolini fastidiosi si sgonfino e siano meno visibili.

Innanzitutto, strofino la zona con del ghiaccio. In seguito, applico un antidoto anti-spots speciale fatto da me. Volete la ricetta? Dai ve la cedo. In una ciotola mischiate 2 cucchiaini di fiocchi d’avena ridotti in polvere (o farina d’avena) e 2 cucchiaini di aceto di mele.

Lasciatelo agire per 10 minuti, sulla zona interessata, e il gioco è fatto. Se lo ritenete opportuno metteteci ancora un po’ di ghiaccio per far diminuire il gonfiore.

Per finire

Per finire la mia skincare routine, vorrei aggiungere una ultima nota. Il benessere della propria pelle non è solamente dovuto ad una cura esteriore, ma anche interiore. Infatti, anche ciò che mangiamo fa la sua parte.

Avete mai notato come dopo aver mangiato del cioccolato o qualcosa di troppo grasso, il giorno dopo vi appaiano magicamente dei brufoletti? Ecco, parlo proprio di questo. Per ciò, secondo me, oltre ad applicare la propria skincare routine con cura, bisognerebbe far attenzione a cosa si mangia, poiché alcuni alimenti possono favorire l’apparizione magica d’impurità. 

Importantissimo, non dovete assolutamente privarvi di ciò che vi rende felici. A una fetta di torta triplo cioccolato non si può resistere!


Spero che i miei consigli e i segreti della mia skincare routine vi possano essere utili e se avete qualche consiglio in più per la community di Kappuccio, lasciateci un commento!

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Julia Gaillard

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