Le ville più belle di Genova e provincia
Vogliamo trovare assieme la maniera migliore per parlare delle ville a Genova e provincia. Per capire la loro storia, occorre intrecciare quest’ultima ai fili del cambiamento. Quelli a cui nel tempo la città ha assistito.
Le ville storiche sono rimaste immutate. In alcuni casi influenzate però dall’usura delle stagioni.
È cambiato però il contesto generale nel quale sono inserite e questo potrebbe modificare in parte anche la percezione del visitatore. Esistono gioielli che nel quotidiano andirivieni possono infatti sfuggire all’occhio dei passanti. Come sempre, però, noi cercheremo di metterci dalla vostra parte. Spolverando le pieghe del passato. Raccogliendo le idee. Trovando il nostro, di filo logico, così da esaltare le bellezze del territorio.
Le ville di Genova e provincia sono tantissime. Alcune visitabili, altre inglobate nel tessuto sociale, altre ancora chiuse al pubblico. Cercheremo di vederne il maggior numero possibile. Adoperando la curiosità che ci contraddistingue e la nostra passione per l’arte e la storia. Con intraprendente discrezione.
Le ville di Genova situate nell’odierna periferia
San Teodoro e Cornigliano
Un tempo il mare lambiva Genova anche nei quartieri che oggi corrispondono alla periferia. Perciò accade che si possano trovare magnifici edifici, costruiti nei secoli scorsi, anche in zone che sembrano stonare con la loro bellezza.
Dietro a Piazza Dinegro (San Teodoro) sorge la Villa Rosazza detta dello Scoglietto (il colle ad ovest della città sul cui versante fu costruita). Mantiene i caratteri tipici delle costruzioni nobiliari a ridosso della costa. Alle spalle vi è un grande parco, benché la linea ferroviaria, già nell’800, ne avesse mutato l’aspetto.
Villa Durazzo Bombrini fu costruita Cornigliano a partire dal 1752. Anche in questo caso il legame con il mare è stato reciso dalla costruzione del tratto ferroviario Genova-Voltri nel 1856. Oggi vi si tengono periodicamente mostre, feste e concerti. E il Ciocofantasy in ottobre.
Sempre nel medesimo quartiere si può ammirare Villa Serra, costruzione patrizia. Ha subito un’opera di profondo restauro strutturale in conseguenza dei danneggiamenti dovuti ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Di recente è stato approvato un progetto per la prossima costruzione al suo interno del Mac. Il primo museo dell’acciaio in Italia: interattivo, sperimentale e autosostenibile.
Sampierdarena
Nella trafficatissima Sampierdarena ci sono tante ville storiche adibite soprattutto a scuole.
Prendiamo per esempio Villa Imperiale, la più imponente della città, definita artisticamente “La Bellezza”. Costruita tra il 1560 e il 1563 secondo il progetto dei fratelli Domenico e Giacomo Ponzello, nel 1801 passò al conte Onofrio Scassi. Il parco scenografico, racchiuso tra due crinali, risaliva allora fino al colle di Promontorio. Quest’area verde simboleggia il cambiamento che ha subito.
Prima il suo smantellamento nella parte a monte, per la costruzione dell’Ospedale Villa Scassi, nel 1915. Quindi la separazione definitiva dalla villa per realizzare lo stadio calcistico della Sampierdarenese, tra il 1920 e il 1926. Anch’esso eliminato nel 1929, con l’apertura dell’arteria di Via Cantore che oggi divide la villa da un giardino pubblico ricavato da ciò che ne rimane dell’antico parco.
Ville di Genova e provincia, anche oggi sprazzi di natura
Abbiamo già citato alcune di queste meravigliose aree nell’articolo sulle 10 attività particolari da fare a Genova, perché qui è possibile trascorrere il tempo all’aria aperta, ma anche ammirare le opere principali da cui tutto sboccia: le ville storiche.
Voltri
Quella di Voltri, la Villa Brignole Sale Duchessa di Galliera. Il suo ingresso principale non si trova al centro dell’edificio, bensì sotto un portico dell’ala est. Collocata su una terrazza, è famosa soprattutto per il giardino pubblico. Meta di passeggio e luogo da vivere a 360°. La villa non è visitabile, essendo sede di due istituti scolastici.
Solo la Sala delle Conchiglie viene aperta in occasioni particolari. Si tratta di una sala da pranzo finemente decorata, realizzata nel 1785, che possiede uno stile unico in Liguria e rarissimo in Europa.
Pegli, Arenzano e Nervi
A Pegli abbiamo la storica dimora Villa Durazzo-Pallavicini, risalente, nella forma odierna, all’Ottocento. Un edificio dalle dimensioni imponenti, famoso soprattutto per il suo parco, dichiarato nel 2017 il “più bello d’Italia“. È sede del Museo di archeologia ligure.
All’interno di un altro splendido parco, quello di Arenzano, comune facente parte della città metropolitana di Genova, c’è la Villa Negrotto Cambiaso. Oggi sede del municipio, è un edificio ottocentesco che fungeva da dimora estiva per gli originari proprietari, i marchesi Pallavicino.
Presso i parchi dell’estremo quartiere di levante di Nervi sono situate la settecentesca Villa Groppallo, sede della biblioteca civica e Villa Saluzzo Serra. Quest’ultima è conosciuta perché vi è allestito, dal 1928, il museo Gam (Galleria d’arte moderna), che ospita anche la Wolfsoniana con opere del collezionista statunitense Mitchell Wolfson jr. Il suo intento illustrativo riguarda le arti decorative di propaganda del periodo 1880-1945. La Villa Grimaldi-Fassio, di datazione ignota, ospita, dal 1993, le raccolte dei fratelli Frugone.
Albaro un quartiere dove ogni angolo lascia stupiti
Vi mettiamo in guardia, che siate o no della zona, c’è il grosso rischio che vi perdiate ad Albaro. Non per via delle tante strade che si intersecano, ma per la distrazione costante dei suoi suggestivi edifici. E tra uno sguardo di ammirazione e l’altro, a noi è capitato di confonderci. Non riuscivamo più a distinguere tra ville storiche, ville che fungono da abitazioni o semplici palazzi, con un’architettura comunque nobiliare. Forse occorrerebbe un tempo unico, speso tutto per loro.
Qui infatti è possibile sbirciare i contorni dell’imponente Villa Saluzzo Bombrini, detta il Paradiso, esempio tipico di architettura tardo manierista. Suddivisa in epoca recente in appartamenti, è stata l’abitazione, dal 1959 al 1995, della famiglia di Fabrizio De Andrè. Oggi è in uso a privati, quindi non visitabile.
Più adatta a carpirne l’immagine è la Villa Brignole Sale. Realizzata all’inizio del XVII secolo dall’architetto Bartolomeo Bianco nella storica via San Nazaro. Di proprietà delle Suore di Santa Marcellina, è oggi un istituto scolastico.
La Villa Giustiniani-Cambiaso è invece sede della Scuola Politecnica dell’Università degli Studi di Genova. Il suo stile architettonico cinquecentesco rimase immutato fino al bombardamento del maggio 1944. Alla fine della guerra si resero necessari numerosi interventi di restauro e ripristino.
Stile architettonico tipico di Albaro @nicoletta spinozzi Villa Giustiniani-Cambiaso @nicoletta spinozzi
Sempre ad Albaro ci sono, tra le altre, anche Villa Saluzzo Mongiardino, nota per il soggiorno del poeta George Byron, Villa Bagnarello che ospitò Charles Dickens e Villa Sauli-Bombrini, sede del Conservatorio Niccolò Paganini, circondata da un giardino all’inglese.
Quelle ville di Genova e provincia con uno stile inconfondibile
Nella passeggiata a mare chiamata Corso Italia (di cui vi avevamo parlato nell’articolo su Cosa fare a Genova in inverno), si notano degli edifici particolari. Sembrano castelli, in realtà anche loro sono ville. Un po’ diverse da quelle che fanno parte del medesimo quartiere di Albaro, ma simili, invece, ad altre costruzioni, come per esempio il Castello d’Albertis (che potrete approfondire qui). Questo perché sono tutte realizzate in uno stile Liberty. Arricchito però da elementi medievali e manieristi.
Fu l’arrivo, alla fine dell’Ottocento, di Gino Coppedè (1866/1927) a segnare quell’irripetibile stagione architettonica. Della quale si possono riconoscere ancora numerose tracce. Disseminate a Genova e non solo.
Un esempio è la Villa Canali Gaslini, tra le sue ultime opere. Costruita nel 1924/25. Dopo aver ospitato il consolato del Giappone è stata acquistata dall’industriale Gerolamo Gaslini, fondatore del celebre Ospedale pediatrico Giannina Gaslini. Soggetta a vincoli architettonici, è sede dell’omonima fondazione.
Poco distante sorge invece Villa Chiossone. Dimora che si rifà solamente allo stile di Coppedè. Grazie alla sua collocazione privilegiata, è diventata uno spazio perfetto per l’organizzazione di numerosi eventi.
Portofino
Genova è stata solo una delle tappe impresse dal talento dell’architetto fiorentino. A Portofino, dal 1913, si erge la torretta incantata di Villa Beatrice. Acquistata da poco dal marchio Belmond (catena di Hotel della famiglia Arnault) per realizzare al suo interno stanze residenziali. Dove trascorrere vacanze di lusso nel comune noto come meta prediletta di personaggi famosi.
Speriamo che questo viaggio tra le ville di Genova e provincia più belle e interessanti vi sia piaciuto. Come sempre è una goccia in un mare immenso. Se volete scoprirne altre venite a trovarci, se invece volete trovare nuovi spunti per vivere le meraviglie d’Italia continuate a seguirci.
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