I 5 musei da visitare assolutamente a Genova

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Occorre una piccola premessa, senza la quale non si potrebbe iniziare la nostra ricerca dei 5 musei a Genova da visitare assolutamente: non sarà un’impresa semplice. Esistono musei di più recente allestimento, musei storici, ma soprattutto l’intera città è un grande museo.

Un po’ ovunque sono raccolte opere d’arte degne di essere ammirate. Nei palazzi, nelle ville, nelle chiese, dentro la Lanterna. Tutto si incrocia e si aggroviglia. A volte sbucano nicchie impensabili, per caso, dietro l’angolo di una strada. Piccoli gioielli, bomboniere di un tempo passato. Con l’occhio proiettato sempre sul futuro della cultura. I nostri allora dovranno essere ben vigili.

Nel frattempo è l’ora di scegliere da dove partire, da chi farci attrarre. Venite con noi di Kappuccio a scoprire i 5 musei imperdibili di Genova.

Musei di Genova come lascito: il museo delle Culture del Mondo al Castello d’Albertis

Già la collocazione lo rende di per sé affascinante. Un castello neogotico, circondato da un parco-giardino, che si erge dalla collina di Montegalletto, dominando la città. Anche fermandosi prima dell’ingresso vero e proprio al museo si è vissuta già un’avventura.

Se volete, l’avventura prosegue tra le sale allestite in quella che fu la dimora del capitano Enrico Alberto d’Albertis (1846-1932). Dopo aver compiuto ben tre giri attorno al mondo, scattato fotografie, raccolto reperti come un masso proveniente direttamente da San Salvador, issato a memoria di Cristoforo Colombo che alla morte donò il suo gioiello alla città. Inoltre, le restituì anche un pezzo di storia: un bastione della cinta muraria cinquecentesca e i resti di una torre, quella medievale, su cui poggia il castello stesso.

Musei a Genova: il Castello d'Albertis
Il museo delle culture del mondo ©nicoletta spinozzi

Il museo, denominato Museo delle Culture del Mondo, è strutturato al suo interno per garantirvi libertà emozionale. Di tutta quella gamma sensitiva che di solito si genera nel rapporto con il mondo oltre i propri confini. Tra desiderio di conoscenza e paure. Avrete la possibilità di immergervi nella filosofia del capitano.

Potrete ammirare i suoi studi per la realizzazione delle meridiane oppure entrare in contatto con le civiltà Precolombiane, con gli indigeni del Nordamerica, con i misteri dell’Oceania oppure confrontarvi con le medicine tradizionali (dall’Asia, al mondo arabo-islamico) e infine deliziarvi con la musica popolare, che ripercorre rotte migratorie, esplorative e di scambio.

Museo delle Culture del Mondo al Castello d’Albertis
Indirizzo:
Corso Dogali 18, 16136 Genova
Telefono:
010 272 3820
Info aperture e biglietti
Sito

Palazzo Reale

Il Palazzo Reale è uno degli edifici più lussuosi della città, tra i più belli d’Italia. Costruito tra il 1618 ed il 1620 conserva al suo interno gli arredi originali e ospita opere d’arte straordinarie. Tutto ciò che è qui custodito lo si deve alla sensibilità culturale dei diversi proprietari che lo hanno abitato nel corso dei secoli.

Il mecenatismo florido dei Balbi, gli originari costruttori, diede impulso all’intera zona dove il palazzo sorge. (Via Balbi, culla universitaria). Invece, nel Settecento, i Durazzo rinnovarono il portale, ampliarono atrii, scaloni, giardini pensili, aprendosi al porto. I Savoia proseguirono con la trasformazione in reggia nel 1823. Fino al passaggio allo Stato nel 1919.

Oltre cento dipinti esposti appartengono ai migliori pittori genovesi del Seicento. Ad artisti del calibro di Anton Van Dyck, Tintoretto, Guercino, Luca Giordano, Ferdinand Voet etc…
Nella Galleria degli Specchi, non rimarrete indifferenti alle antiche statue, risalenti al I secolo d.C., ai capolavori dell’età barocca (come le Metamorfosi di Filippo Parodi o il Ratto di Proserpina di Bernardo e Francesco Maria Schiaffino) e ai busti reali ottocenteschi.

Poi basta solo alzare lo sguardo per lasciarsi ammaliare dalla sontuosità degli affreschi. Quelli presenti nelle volte dei salotti e delle varie gallerie. Tutti simboli dell’abilità decorativa barocca e rococò.

Palazzo Reale
Indirizzo:
Via Balbi 10, 16126 Genova 
Orari:
Chiuso domenica, lunedì e martedì
da mercoledì a sabato 13.30-19 (ultimo ingresso ore 18.30)
Telefono ufficio informazioni:
010 271 0236
Telefono per info sulle prenotazioni: 010 592 158
Info biglietti
Sito

Il museo d’arte orientale Edoardo Chiossone

Ecco un altro museo perfettamente incastonato nel tessuto cittadino! Sempre all’interno di un parco: l’ottocentesco di Villetta Dinegro affacciato su Piazza Corvetto, protetto dalle figure imponenti di Vittorio Emanuele II di Savoia e di Giuseppe Mazzini.

Musei Genova: museo d'arte orientale Edoardo Chiossone
Museo d’arte orientale Edoardo Chiossone ©nicoletta spinozzi

Al suo interno troverete la più importante collezione d’arte giapponese e cinese d’Italia. Anch’essa ammirabile grazie al dono di un personaggio generoso, legato alle proprie radici, benché cittadino del mondo: l’incisore Edoardo Chiossone. Dopo gli studi all’Accademia genovese di belle arti, trascorse l’intera esistenza tra l’Europa (in Inghilterra e Germania dove si specializzò) e il Giappone (dove lavorò, all’Officina Carte e Valori del Ministero delle Finanze di Tokio, morì e vi fu sepolto nel 1898).

Nei vari piani di cui si compone il museo sono presenti sculture buddhiste in legno e in bronzo. Armi e armature complete delle varie dinastie. Reperti archeologici e maschere teatrali. Porcellane, lacche e piccoli bronzi. Tutte da lui raccolte e permanenti. Eccezionali dipinti e stampe xilografiche ukiyo-e visibili invece solo durante le mostre temporanee.

Museo d’arte orientale Edoardo Chiossone
Il Museo Chiossone è temporaneamente chiuso per lavori.
Indirizzo:
Piazzale Giuseppe Mazzini, 4, 16122 Genova 
Telefono:
010 542 285
Sito

Musei di Genova in dono: Galleria Nazionale di Palazzo Spinola

La famiglia Spinola collega il suo nome alla città di Genova sin dal X secolo. Numerosi sono i palazzi che, ancora oggi, ne portano le generalità. Quello di Pellicceria, un grande edificio fatto costruire da Francesco Grimaldi nel 1593, venne donato allo Stato nel 1958 da Franco e Paolo Spinola, assieme al patrimonio contenuto, affinché divenisse Galleria Nazionale. Con l’unico vincolo di mantenere intatto l’aspetto di nobiliare dimora genovese. Situato nel centro storico, è inserito, dalla fine del Cinquecento, nel sistema dei Rolli. Dunque Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco dal 2006.

Galleria Nazionale di Palazzo Spinola
Palazzo Spinola e la sua Galleria Nazionale ©nicoletta spinozzi

I due piani interni nobili di cui si compone la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola suddividono rispettivamente il patrimonio artistico classico seicentesco, legato ai Grimaldi-Pallavicino e il rinnovamento di stampo settecentesco dato dagli Spinola. Anche qui è presente dal 1734, per rendere ancora più indimenticabile la vostra visita, soprattutto grazie al gusto di Maddalena Doria Spinola, una piccola Galleria “di ghiaccio” sull’esempio di Versailles.

Gli ultimi due piani del palazzo, (la zona privata dei proprietari e quella destinata alla servitù), furono danneggiati durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Perciò non hanno potuto conservare l’aspetto storico. Sono stati riedificati in seguito e ospitano la Galleria Nazionale della Liguria. Con dipinti e sculture, ceramiche e oggetti d’arredo che, attraverso acquisizioni costanti, ricostruiscono la storia artistica regionale con i suoi vari collegamenti.

Galleria Nazionale di Palazzo Spinola
Indirizzo:
Piazza di Pellicceria 1, 16123 Genova 
Orari:
domenica e lunedì chiuso
dal mercoledì al sabato 13.30-19
Telefono:
010 270 5300
Info biglietti
Sito

Il museo del Risorgimento

Il periodo risorgimentale è strettamente legato a Genova. Negli avvenimenti così come nei personaggi. La città, fiera di questo legame, lo celebra un po’ ovunque, nella tomba di Giuseppe Mazzini e dei Mille presenti al Cimitero Monumentale di Staglieno e nelle statue dei condottieri che hanno cambiato il corso della storia italiana.

Musei a Genova: Il museo del Risorgimento
La casa dove nacque Mazzini ed il museo del Risorgimento ©nicoletta spinozzi

Dal 1934, in quella che fu la casa natale di Mazzini (22 giugno 1805), ha sede il Museo del Risorgimento. Il percorso, composto da una dozzina di sale espositive, ha inizio partendo dall’insurrezione genovese del 1746 (il mito del Balilla) per proseguire sino al 1915. (Anno del discorso di D’Annunzio per l’inaugurazione del Monumento ai Mille di Quarto e della propaganda a favore dell’interventismo nella Prima Guerra Mondiale).

Si compone di dipinti e documenti, installazioni multimediali, ma anche ricostruzioni fedeli. Tra i tanti cimeli è ancor più affascinante osservare la preziosissima prima stesura autografata dell’inno di Mameli. All’esterno, prima di lasciare via Lomellini, voltatevi ancora un istante. Le decorazioni che incorniciano l’atrio del museo sono anch’esse importanti: marmo e stucchi, angeli alati che portano ghirlande. Anfore, poi fiori e nastri. Tutti scolpiti sulla facciata del palazzo Adorno.

Museo del Risorgimento
Indirizzo: Via Lomellini 11, 16124 Genova 
Orari:
lunedì, giovedì, domenica chiuso
martedì e venerdì 9-14
mercoledì 9-18.30
sabato 10-19.30
Telefono:
010 557 6430
Sito


Questa breve visita ai 5 musei a Genova da visitare assolutamente finisce qui. O forse no, se vi è piaciuta potrete continuare a cercarne altri e diventare voi il nostro occhio magico, perché questa città offre sempre nuovi spunti di viaggio.

Intanto continuate a seguirci perché nei nostri articoli troverete altri suggerimenti utili su questa città tutta da scoprire. Date un’occhiata per esempio al nostro itinerario di Genova in un giorno, ai negozi d’epoca più belli della città e scoprite con noi 10 attività particolari da fare a Genova e cosa fare in inverno nello splendido capoluogo ligure.

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Nicoletta Spinozzi

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