Warhol, Haring, Basquiat: la mostra a Bologna

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Di mostre su questi tre iconici artisti ce ne sono state davvero parecchie negli ultimi decenni, nel resto del mondo come in Italia. Questa ha però qualcosa di diverso. C’è dunque ancora bisogno dell’ennesima mostra su Warhol, Haring e Basquiat? L’evento a Palazzo Belloni a Bologna dimostra di sì.

Vi raccontiamo perché la mostra Warhol, Haring, Basquiat a Palazzo Belloni valga la pena di essere visitata!

La New York degli anni ‘80

L’esposizione Warhol, Haring, Basquiat a Bologna è interessante non solo perché comprende opere fondamentali del padre della Pop Art e dei suoi due figli spirituali. La sua peculiarità è infatti la capacità di documentare il contesto in cui il sodalizio nacque: il mondo della musica e dei clubs della New York underground anni ’80.

Il valore aggiunto della mostra è proprio il tentativo riuscito di ricostruire quel clima di creatività che si poteva respirare nei luoghi di incontro dove i tre artisti trasformarono gli eccessi degli anni ’80 in arte.

Warhol: il guru della pop art e della grafica

Foto di Next Ehibition SRL

Protagonista della mostra di Bologna Warhol, Haring, Basquiat è inevitabilmente l’opera pionieristica di Warhol in relazione al mondo della musica. L’artista ha dato un fondamentale contributo grafico e artistico all’immagine di molte icone della musica, anche attraverso la realizzazione di copertine di vinili e album entrati a far parte della storia della musica e della cultura visiva di massa.

Chitarra originale di Lou Reed e vinile dei Velvet Underground e Nico disegnata da Andy Warhol. Foto di Asia Graziano

Tra le opere più significative in questo senso, è esposto in mostra l’esemplare originale e firmato da Warhol della copertina del vinile “The Velvet Underground & Nico by Andy Warhol”, considerata ancora oggi come la più celebre al mondo. Non riporta il nome del gruppo, ma solo la celebre banana e la firma di Andy Warhol. La stessa teca contiene anche la chitarra originale del mitico Lou Reed.

Insieme a tutte le altre celebri cover disegnate – spicca per importanza quella dell’album “Sticky Fingers” dei The Rolling Stones – e le Polaroids scattate dal fondatore della Factory che ritraggono i principali artisti musicali e non con cui Warhol instaurò un rapporto di lavoro e amicizia. Tra queste, lo scatto con lo stilista italiano Giorgio Armani, del 1981.

Chitarra originale di Micheal Jackson e copertina del Time del 1984. Foto di Asia Graziano

Sono esposti anche altri esemplari originali di chitarre, firmate da artisti come Paul Anka, Liza Minelli e Micheal Jackson, oltre a memorabilia da collezione come la celebre cover del TIME del 1984, che riporta sulla copertina un ritratto di Michael Jackson realizzato da Warhol.

Haring: gli esordi nei club

Foto di Next Ehibition SRL

Uno dei templi della New York anni ’80 era il Club 57 nell’East Village, frequentato da tutti e tre gli artisti, uno spazio aperto in cui andavano in scena performance che univano poesia, musica, pittura, moda, fotografia e video.
Haring ne divenne il curatore artistico, decorandolo con i suoi graffiti. In mostra sono presenti tutte le principali cover musicali realizzate dall’artista, insieme a preziose testimonianze storiche come fotografie originali e vari oggetti da collezione, tra cui le copertine dei vinili realizzate per l’amico dj e curatore del club Paradise Garage, Larry Levan.

Altro luogo simbolo del periodo era lo Studio 54, locale che rimase aperto dal 1977 al 1986. La sua pista da ballo circolare e le sue luci psichedeliche hanno accompagnato le serate di Warhol e del mondo della musica, del cinema e della moda della New York di quegli anni, come ben testimoniano le foto in mostra.

Scatti di Allan Tannenbaum allo Studio 54 di New York. Foto dell’autrice.

Tra i pezzi più prestigiosi esposti ci sono sicuramente la cover del disco di David Bowie “Without You” del 1983 e l’LP di Elton John “Are you ready for Love” del 2003, uscito quindi dopo la morte di Haring, avvenuta nel 1990. Warhol, Haring, Basquiat a Bologna espone anche l’unica serigrafia su lamiera di Keith per il progetto Best Buddies del 1989 e un Baby radiant della serie “Icons” del 1990.

Basquiat: il padre artistico del rap

Foto di Next Ehibition SRL

Plasmato anch’egli dall’elettricità di quegli anni, Basquiat si appassionerà invece molto al Jazz, in particolare al genere del Be-bop. La cover più celebre disegnata dall’artista afroamericano, considerata oggi come il “Sacro Graal del Rap”, è Beat Bop, realizzata in collaborazione con il suo amico artista Rammellzee. Potrete vedere esposta anche una delle
500 rarissime edizioni del 1983.

Non mancano anche le altre cover più celebri realizzate dall’artista, tra cui quella dei “Gray” e quella “The Offs”, insieme ad altre importanti testimonianze storiche.

Warhol, Haring, Basquiat: la mostra a Bologna

A fornire ulteriore contesto al momento culturale che ha visto nascere i tre geni dell’arte contemporanea Warhol, Basquiat e Haring nella mostra di Bologna ci sono anche le copertine dell’iconico “Interview Magazine” fondato dal genio della Pop Art con i volti di divi come Diana Ross, Mel Gibson, Cindy Lauper, Mick Jagger, Madonna, Graces Jones, Arnold Schwarzenegger, Yoko Ono, Elisabeth Taylor, Jack Nicholson, Tom Cruise, Sylvester Stallone e John Travolta.

A completare la mostra sono presenti perfino tre rare serigrafie realizzate da Andy Warhol su T-Shirt, rappresentanti ciascuna i volti dei tre artisti.

Foto di Next Ehibition SRL

Proprio Warhol ha segnato per primo quel passaggio epocale e rivoluzionario per cui l’artista ha smesso di essere o di voler essere un intellettuale emarginato dalla società e ha iniziato a trasformarsi in un vero e proprio brand. Come aveva “marchiato” le celebri latte di Campbell Suop, ha anche riprodotto sull’indumento più popolare di quel periodo, la maglietta a maniche corte, l’immagine di sé stesso e dei suoi compari. Un’immagine ancora oggi indelebile e iconica.

Andy Warhol, Ritratto di Keith Haring, serigrafia su t-shirt. Foto dell’Autrice

📍NEXT EXHIBITION MUSEUM
presso Palazzo Belloni
Indirizzo: Via de’Gombruti 13/A – Bologna
Biglietti: a partire da 11,50 €
Orari: da mercoledì a venerdì 10 – 18
sabato 10 – 19
domenica 10-18
Sito


Se dopo aver visitato la mostra Warhol, Haring, Basquiat a Bologna non siete ancora sazi di arte e cultura, senza gravare sulle vostre finanze potete esplorare i musei gratuiti della città!

E se avete già visto la mostra fateci sapere cosa ne pensate nei commenti!

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In copertina foto di Next Ehibition SRL

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Asia Graziano

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