Non solo metafisica: la mostra di Giorgio de Chirico a Bologna
La mostra “de Chirico e l’oltre” indaga i momenti fondamentali della produzione artistica di Giorgio de Chirico.
Il percorso espositivo inaugurato a Bologna il 13 ottobre e in corso sino al 12 marzo, approfondisce la stagione “barocca” e neometafisica del pittore, grazie a 70 opere dalla Fondazione Giorgio e Isa de Chirico di Roma.
Mettiti comodo, Kappuccio ti racconta perché non puoi perdere la mostra “de Chirico e l’oltre” a Bologna fino al 12 marzo!
La dimenticata stagione “barocca”: dal 1938 al 1968
Spesso, tendiamo a dimenticare i primi anni della produzione del pittore.
Adombrati dai dipinti metafisici, che lo hanno consacrato nell’Olimpo della pittura.
La mostra permette di recuperare il de Chirico perduto, in funzione di una più consapevole fruizione delle sue opere più iconiche.
L’artista non amava la definizione pittura “barocca”, probabilmente a ragione.
Nelle sue opere infatti, rintracciamo le influenze di Rubens, ma anche di pittori come Raffaello e Ignes.
Grazie alla mostra, riconosciamo inoltre come suoi facili modelli la pittura impressionista di Renoir e quella di Velasquez e Goya.
Le Muse Inquietanti (1974) Credits: Asia Graziano
Autoritratti, ritratti, cavalieri e nature morte sono i temi che il pittore predilige per la maggior parte della sua carriera artistica.
Le più celebri opere metafisiche sono state realizzate invece soltanto in età molto avanzata.
De Chirico neometafisico: dal 1968 al1978
Il Figliuol Prodigo (1975) Credits: Asia Graziano
Gli ultimi dieci anni di vita lo consacrano a grande della Storia dell’arte. I protagonisti delle sue opere si distaccano sempre più dalla realtà sensibile e si trasformano in manichini e maschere che interpretano personaggi mitologici, storici e letterari.
Ettore e Andromaca, i Gladiatori e Oreste sono solo alcuni esempi che incontriamo nel percorso espositivo.
I paesaggi diventano astrazioni geometriche e mitiche.
Ecco quindi che elementi di architettura classica si fondono con l’urbanistica contemporanea delle piazze italiane. Pullulano così interni geometrici, in cui si moltiplicano come topoi gli elementi costitutivi del lessico figurativo del pittore. Spazio e tempo sono ormai coordinate indecifrabili: lo spazio si fa vuoto e inabitabile e il tempo sembra essersi fermato per sempre.
Mostra De Chirico e l’oltre (fino al 12/3/2023)
Indirizzo: Palazzo Pallavicini, via San Felice 24, Bo
Orari: chiuso da lunedì a mercoledì
aperto da giovedì a domenica dalle 11.00 alle 20.00
la biglietteria chiude 1 ora prima (ore 19.00 ultimo ingresso)
Biglietti
Sito
La mostra di De Chirico a Bologna palesa come lo stile che associamo quasi come un automatismo al pittore sia in realtà una maturazione molto tarda. L’innovativa poetica metafisica é imprescindibile dalla sua attività pittorica precedente, su cui la mostra punta i riflettori.
Se ti ha incuriosito il mondo di De Chirico, scopri anche la casa museo del pittore, che Kappuccio ha inserito nella sua selezione di case museo a Roma.
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In copertina: foto di Bogdan Dada su Unsplash