Musei da scoprire in inverno a Firenze

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Vogliamo proporvi una guida ai musei meno noti di Firenze. Tutti almeno una volta nella vita hanno visitato gli Uffizi e chi si reca a Firenze per un weekend, non può fare a meno di recarsi alle Gallerie dell’Accademia per ammirare il David di Michelangelo. In questo articolo invece, abbiamo selezionato per voi musei insoliti e particolari di Firenze, perfetti per chi si reca in città nelle piovose o fredde giornate d’inverno e vuole comunque farsi scaldare il cuore da piccoli grandi capolavori d’arte e non solo.

Pronti a scoprire un altro lato di Firenze grazie a musei che forse non sapevate neanche esistessero?

1. Teatro e cinema a Firenze: in visita al Museo Zeffirelli

I costumi del Don Carlo di Franco Zeffirelli per il teatro alla Scala di Milano, 1992.

Per gli amanti del cinema e del teatro tra i musei da scoprire a Firenze c’è sicuramente il Museo dedicato alla
lunghissima e indimenticabile carriera del regista, sceneggiatore e scenografo Franco
Zeffirelli
. Mosse i suoi primi passi nel cinema come aiuto regista di Luchino Visconti in La
terra trema
e in Senso. Dopo una gloriosa carriera nel teatro, verso la fine degli anni
sessanta si impose all’attenzione internazionale in campo cinematografico grazie a due
trasposizioni shakespeariane: La bisbetica domata (1967) e Romeo e Giulietta (1968). Nel
1966 realizzò un documentario sull’alluvione di Firenze intitolato Per Firenze, consolidando
il rapporto con la sua città. Proprio a Firenze, nasce il museo che permette di esplorare la varietà e la vastità delle esperienze professionali e personali dell’artista e dell’uomo Zeffirelli.

Le scenografie di Zeffirelli


Il Museo Zeffirelli di Firenze illumina l’aspetto forse meno noto di questo raffinato artista italiano, che ha raggiunto fama internazionale, ovvero la produzione di splendide scenografie. Lo scenografo delle sue
messe in scena è stato infatti quasi sempre stato Zeffirelli stesso, pittore sapiente ed
eclettico
, dotato di tecnica raffinata e di squisita sensibilità narrativa.
Nel percorso espositivo, potrete ammirare oltre 250 opere del Maestro Zeffirelli tra bozzetti di scena, disegni,
figurini, che insieme a fotografie, video, modellini e costumi
rievocano decine di spettacoli
memorabili.

Cosa troverete qui e non in altri musei di Firenze

Unico nel suo genere, il Museo Zeffirelli di Firenze permette di immergersi completamente nella creatività del genio del cinema e del teatro, non solo attraverso le scenografie o le foto che documentano la sua vita e carriera. La sala 13 per esempio, ospita la fedele ricostruzione dello Studio di Zeffirelli. La sua personalità esuberante e affettuosa traspare dalla miriade di oggetti che lo popolano: i ritratti di famiglia, le opere degli artisti Lila de Nobili e Piero Tosi, legati a Zeffirelli da profonda amicizia, i primi paesaggi dipinti da lui stesso in età scolastica, le fotografie con dedica di amici e collaboratori, le statuette di ceramica, i libri, i fiori.
Altro momento imperdibile della collezione è offerto dalla Sala 15, ovvero la Sala Inferno, dedicata al progetto incompiuto di un adattamento cinematografico del poema di Dante. Vi sono esposti gli studi di Zeffirelli,
preparatori alla creazione di immagini per l’ambientazione del viaggio dantesco, e la loro elaborazione multimediale.

📍Fondazione Zeffirelli Onlus
Piazza san Firenze 5, Firenze
Orari: dal martedì alla domenica dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
La biglietteria chiude alle ore 17.
Biglietti: Intero 12 €; Ridotto over 65 anni e studenti sotto 18 anni: 8 €; Disabile gratuito, accompagnatore 8 €
Gratuito per i bambini sotto i 6 anni
Sito

2. Moda e design: le scarpe di Salvatore Ferragamo

https://museo.ferragamo.com/it/storia-del-museoModelli autarchici degli anni trenta di Salvatore Ferragamo nella mostra Sustainable Thinking, 12 aprile 2019 – 16 febbraio 2021 al Museo Ferragamo di Firenze. Foto Museo Ferragamo.

Se siete appassionati di moda e design o semplicemente orgogliosi del made in Italy, il posto perfetto per trascorrere un pomeriggio d’inverno a Firenze è il Museo Salvatore Ferragamo. Nasce nel 1995 per iniziativa della famiglia Ferragamo con l’obiettivo di veicolare al pubblico di tutto il mondo le qualità artistiche di Salvatore Ferragamo e il ruolo che egli ha ricoperto nella storia della calzatura e della moda internazionale. Il Museo Salvatore Ferragamo e l’archivio ad esso connesso sono nati dalla visione di Wanda Ferragamo, vedova di Salvatore e alla guida dell’azienda dal 1960, anno della morte del fondatore, con i suoi sei figli.

Museo Ferragamo: il museo d’impresa di Firenze

In particolare, è stata Fiamma Ferragamo, la maggiore dei fratelli, a farsi portavoce in seno alla
famiglia di questo progetto, avvalendosi delle competenze tecniche di storici ed archivisti. La prima
idea del museo ha avuto origine durante l’organizzazione della prima esposizione dedicata alla
storia di Salvatore Ferragamo che si tenne a Palazzo Strozzi nel 1985. La mostra è diventata nel
tempo itinerante, ospitata dai più importanti musei del mondo, come il Victoria and Albert Museum
di Londra, il Los Angeles County Museum of Art, la Sogetsu Kai Foundation di Tokyo, il Museo de
Bellas Artes di Città del Messico. Nel corso del tempo, il progetto espositivo si è trasformato in
un’iniziativa permanente con l’istituzione del Museo Salvatore Ferragamo a Firenze nel 1995.

Storia di famiglia, ricerca e made in Italy

Dalla metà degli anni novanta molte sono state le iniziative e le mostre ideate e organizzate dal
museo con l’intento non solo di raccontare la storia di un uomo, ma anche di esprimere l’apertura e
l’interesse dell’azienda verso i fenomeni più attuali e significativi del mondo contemporaneo, che
dall’arte, dal design, dallo spettacolo, dal costume, dalla comunicazione, dall’informazione,
estendono la loro influenza allo stile e alle forme del vestire e del vivere. A conferma del valore
culturale dell’istituzione, nel 1999 la Salvatore Ferragamo ha ricevuto l’ambito Premio
Guggenheim Impresa e Cultura
, conferito alle aziende che ogni anno si contraddistinguono per
importanti investimenti in ambito culturale.

A partire dal 2006, al fine di rendere dinamica la vita del museo, come lo è quella dell’azienda, è stato scelto di selezionare ogni anno un diverso tema di ricerca, che, partendo dall’esperienza di Salvatore Ferragamo, dalla storia della sua vita, dalle sue creazioni, dalla sua clientela e dai valori in cui ha creduto, permetta di indagare in modo trasversale il mondo Ferragamo, coniugandolo con altri ambiti come l’arte, l’architettura, il design,
la storia economica e sociale e la filosofia. Ogni volta il museo si presenta diverso. Cambia
l’allestimento e cambiano i contenuti.

📍Museo Ferragamo
Palazzo Spini Feroni
Orari: dal lunedì alla domenica dalle 10.30 alle 19:30
Biglietti: Intero 10 € , Ridotto 6 € , Studenti 5 €
Sito
Attenzione: verificare il periodo di apertura nel corso dell’anno, che è soggetto alle esposizioni organizzate.

3. Oltre Michelangelo: Marino Marini, scultore del Novecento fiorentino

Uno spazio dell’allestimento. Foto Museo Marino Marini.

Il gioco di contrasti: l’ex convento di San Marco e la scultura contemporanea

Se siete appassionati di arte, ma convinti di aver visitato tutti i musei di Firenze, possiamo ancora stupirvi. In pochi infatti conoscono il Museo Marino Marini di Firenze, città in cui l’artista, originario di Pistoia, studiò presso l’Accademia. L’edificio che ospita il museo è il convento di San Marco, ristrutturato da Michelozzo di Bartolomeo su incarico di Cosimo il Vecchio, negli anni ‘40 del XV secolo in forme rinascimentali semplici e rigorose. Durante la visita, oltre alle opere di Marino Marini potrete dunque ammirare anche la più grande collezione al mondo di dipinti del Beato Angelico, sia ad affresco che su tavola.

Un gioco di contrasti: struttura storica e opere antiche e religiose, che incontrano quelle contemporanee di Marino Marini. Un ottimo esempio di museografia contemporanea: l’allestimento di questo museo è stato infatti pensato a immagine e somiglianza delle opere, che richiedono spazi ampi e luminosi. Il percorso permette un viaggio emozionante nella produzione del grande artista, attraverso le sue principali icone: i Cavalieri, le Pomone, i Giocolieri e le ballerine.

📍Museo Marino Marini
Piazza San Pancrazio, 50123, Firenze
Tel. +39 055 219432
info@museomarinomarini.it
Sito
Attenzione: il museo è temporaneamente chiuso per il disallestimento della mostra “Il Tesoro di Terrasanta al Museo Marino Marini“. Non demordete e monitorate il sito per pianificare al più presto la vostra visita!

4. Il treno ha fischiato: l’opera-museo da record

Un dettaglio della miniatura. Foto del Museo HZERO.

Per famiglie e bambini o per gli appassionati di costruzioni, suggeriamo la visita al museo HZERO, l’inedito progetto museale che prende vita negli spazi dell’ex cinema Ariston a Firenze e al suo plastico ferroviario di 280 mq. L’oggetto crea uno spazio-museo costruito in oltre quarant’anni di lavoro da un gruppo di modellisti appassionati. Il plastico in scala H0 tra i più estesi d’Europa, è nato grazie all’energia creativa di Giuseppe Paternò Castello di San Giuliano, che vi si è dedicato con passione e dedizione a partire dagli anni Settanta.

Si tratta di un incredibile mondo immaginario in miniatura dove è possibile veder sfrecciare in contemporanea oltre 70 treni, immersi in scenari ricostruiti alla perfezione che rimandano alle architetture di Berlino, ai paesaggi montani delle Dolomiti, alle coste dell’Isola d’Elba fino a una grande stazione che sembra proprio quella di Milano, ma riprodotta in scala 1:87. Grazie ai suoi 280 mq, 121 semafori, 1000 lampioni, 147 scambi, 359 tratte e quasi 1 chilometro di binari, HZERO è il plastico ferroviario più grande d’Italia.

📍HZERO
Piazza degli Ottaviani, 2, 50123 Firenze
Apertura: dal 9 gennaio 2025 al 30 giugno 2025
Orari: chiuso il martedì. Dal lunedì alla domenica dalle 10:00 alle 19:00.
Biglietti: Intero 14 €, tariffe ridotte a 7 € e 9 € e Gratuito per i bambini fino ai 4 anni di età.
Sito

Musei a Firenze dove il tempo si è fermato

Se desiderate tornare indietro nel tempo e calarvi nei panni dei colti e ricchi collezionisti del passato, la splendida villa che ospita il Museo Stibbert di Firenze è il posto che fa al caso vostro. C’è in realtà a Firenze una vera e propria categoria di case museo e musei che ospitano, negli arredi originari, le collezioni dei grandi collezionisti che le abitavano. Per tutti i tipi bohemienne o affascinati dall’antico, dalla storia e dal collezionismo questi musei a Firenze sono dei veri e propri Paradisi in terra!

A casa dei grandi collezionisti di Firenze: musei unici

A Firenze tra i tanti musei della città ve ne è uno davvero particolare, che vi permetterà di viaggiare indietro nel tempo nel Trecento in una vera ”Casa Fiorentina”. Si tratta di Palazzo Davanzati che con i suoi preziosi affreschi murari, che danno il nome alle varie stanze, le collezioni degli arredi e le opere d’arte immerge il visitatore in un’esperienza davvero unica. Tra le case museo di Firenze, spicca quella di Rodolfo Siviero, anche lo “007 dell’arte”. A lui si deve il recupero di moltissime opere trafugate dall’Italia, durante il periodo dell’occupazione nazista.

In via de’ Benci ha sede una collezione straordinaria di opere d’arte, raccolte dal collezionista britannico Herbert P. Horne, riconducibili a Giotto, Simone Martini, Filippino Lippi, Giambologna e molti altri. Il museo è peculiare perché permette di rivivere l’atmosfera del Rinascimento fiorentino. Non solo una galleria di capolavori artistici, ma un esempio di dimora signorile del Rinascimento, ricostruita con straordinaria cura.

L’esperimento di Stefano Bardini

In Palazzo Mozzi ha sede il Museo che fu la Galleria di Stefano Bardini, uno dei più importanti antiquari oltre che esteta e grande conoscitore di arte della seconda metà del 1800. La sua casa-museo a Firenze è un gioiello di arte e di cultura antica. Si tratta anche di un particolare esperimento di museografia: i colori delle sale sono stati infatti studiati per far risaltare gli oggetti esposti. La mescolanza di opere di epoche diverse, la disposizione per genere e l’attenzione agli effetti d’insieme, ne fanno un luogo magico e intrigante.

📍Palazzo Davanzati
Via Porta Rossa, 13, 50123 Firenze
Sito

Museo Horne

Via dei Benci, 6, 50122 Firenze
Sito

Casa Museo Rodolfo Siverio

Lungarno Serristori, 1/3, 50125 Firenze
Sito
Attenzione: il museo è temporaneamente chiuso per lavori di restauro e riqualificazione. Si consiglia di monitorare il sito per pianificare la visita o di scrivere a casasiviero@regione.toscana.it.

Museo Stefano Bardini

Via dei Renai, 37, 50125 Firenze
Sito

5. Le collezioni eclettiche di Frederick Stibbert

Uno scatto dell’allestimento dedicato all’Armeria europea. Foto di Museo Stibbert

Tra le case museo di Firenze, quella più incredibile ospita le collezioni di Frederick Stibbert (1838-1906), un inglese di madre toscana che alla fine dell’Ottocento aveva restaurato e ingrandito la piccola Villa Montughi
appartenuta alla famiglia Davanzati creando la sontuosa villa di famiglia. Si tratta di uno dei
più interessanti esempi di eclettismo ottocentesco nonché una celebre dimostrazione di
amore verso la città della nutrita comunità inglese che alla fine dell’Ottocento rappresentava
una discreta fetta della popolazione cittadina.

Il museo nel museo: Villa Montughi


La villa che ospita il Museo è un importante esempio del fantasioso stile ottocentesco, e vi lavorarono
alcuni fra i migliori artisti fiorentini dell’epoca: l’architetto Giuseppe Poggi, i pittori
Gaetano Bianchi e Annibale Gatti che eseguirono numerosi affreschi e lo scultore Augusto
Passaglia. Un tripudio di sale neo-gotiche e neo-rinascimentali ospita la
collezione di più di 50.000 pezzi, forse il più importante esempio di museografia
ottocentesca in città
, con i più svariati oggetti d’arte dai dipinti alle armature, dalle
porcellane agli arredi antichi, dai ventagli ai bottoni.

Armature e cavalieri dall’Oriente


La sezione più impressionante delle collezioni è sicuramente quella delle armature, unica
per ricchezza, internazionalità e scenograficità dell’esposizione. Sono quasi 16,000 pezzi
di varie epoche, provenienti per la maggior parte dal centro Europa: esemplari
di area balcanica, altri di provenienza sarda e pezzi provenienti dal Medio Oriente e dal
Giappone.

Katana e samurai

In numerose sale decorate appositamente sfilano come in un ipotetico corteo cavalieri
italiani e tedeschi con il completo corredo di armamenti, risalenti per lo più al Cinque e
Seicento. I cavalieri turchi ottomani, sistemati in una magnifica sala decorata con
incrostazioni moresche, risalgono al XVI secolo, mentre i pezzi della collezione indiana
risalgono al periodo fra il XVI e XVII secolo. Il Museo custodisce anche una collezione giapponese,
la più grande al mondo fuori dal Giappone, con katana e scenografiche armature appartenute
agli ultimi samurai e acquistate sul finire dell’Ottocento.

Tanti musei in uno: a Firenze le fiabe giapponesi convivono con Botticelli


Il Museo ospita anche opere letterarie come una raccolta di favole, volumi di poesia, canzoni e calendari
giapponesi di Takejiro Hasegawa. Non mancano importanti esempi di pittura tra cui si segnalano i dipinti di Sandro Botticelli, Carlo Crivelli, Domenico Beccafumi, Luca Giordano, Alessandro Allori, Pieter Brueghel il Giovane, Neri di Bicci e Pietro Lorenzetti. Fra le altre collezioni di grande pregio merita una menzione anche il mobilio antico, con numerosi
cassoni risalenti al Quattrocento, vetrine e tavoli del Settecento e un pregevole tavolo in
malachite. Fastose sono le tappezzerie in cuoio, uno degli aspetti tipici della villa.

📍Museo Stibbert
Via Federico Stibbert, 26, 50134 Firenze
Orari di apertura: chiuso il giovedì. Dal lunedì al mercoledì dalle 10:00 alle 14:00; dal venerdì alla domenica dalle 10:00 alle 18:00.
Biglietti: Intero: 10€, ridotto: 7€
(ragazzi fino a 12 anni), ridotto: 2€
(persone con disabilità, classi di alunni della scuola dell’obbligo, centri estivi), gratuito per bambini fino a 3 anni
Sito

6. La conversione (digitale) di un rifugio antiaereo

Foto di Pietro Savorelli & Associati.

A Firenze è recentemente nato un nuovo spazio espositivo, originato dalle fondamenta di un antico tunnel antiaereo progettato nel 1943 come luogo di difesa dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Il “Rifugio della Fornace”, un tempo punto di riparo da una realtà tragica, è ora “Rifugio Digitale”. In questo luogo di rinascita, la tecnologia incontra l’arte, dando vita ad uno spazio contemporaneo in cui è possibile esplorare la creatività attraverso il linguaggio attuale della tecnologia.

Mostre, eventi, performances

Il progetto di riqualificazione, curato dallo studio Archea Associati, accoglie realtà digitali di ogni genere, con lo sguardo sempre rivolto al futuro e alle nuove avanguardie. Ospiterà mostre, ma anche eventi e performances riguardanti l’arte, l’architettura, la fotografia, la letteratura, il cinema e qualsiasi altra iniziativa legata al mondo del digital. Riproducendo visioni inedite, e non solo, attraverso 16 schermi disposti lungo i 33 metri del tunnel, Firenze si dota di uno spazio in cui la connessione tra arti, persone e tecnologia genera una esperienza di visita intensa, inattesa e interattiva.

📍Rifugio Digitale
Via della Fornace 41, 50125, Firenze
Orari: da mercoledì a domenica dalle ore 11:00 alle 19:00.
Sito
Attenzione: verificare i periodi di apertura in corrispondenza delle mostre in calendario.


In questo articolo abbiamo voluto darvi qualche spunto per trascorrere le giornate invernali a Firenze scoprendo musei meno afflitti dal turismo di massa. Questi spazi e collezioni, dalle storiche alle contemporanee, difficilmente rientrano nei percorsi turistici “must see” di chi visita Firenze per la prima volta o in una gita toccata e fuga in giornata, ma garantiscono senza dubbio esperienze di visita e di scoperta altrettanto interessanti ed emozionanti. Per rendere perfetto questo tour dei musei insoliti di Firenze vi consigliamo di prevedere anche qualche sosta in bar storici della città.

Quali altri musei particolari di Firenze avete visitato? Condividete con voi i vostri preferiti!

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In copertina: Veduta sul centro di Firenze di Gianluca Pugliese da Pexel

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Asia Graziano

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