Balbido: il paese dipinto nel cuore delle Dolomiti
Sono tanti in Italia i piccoli borghi dipinti: paesini spesso sconosciuti ai più che, per riqualificarsi e attrarre visitatori, si pregiano virtuosamente di collaborazioni con artisti di strada e pittori. Tra questi però, Balbido il paese dipinto della Dolomiti, si differenzia dagli altri per la natura dei suoi murales.
Kappuccio vi racconta la particolarità del paese dipinto di Balbido, perla del Trentino!
Il paese che si racconta con i suoi murales

I murales del piccolo borgo di Balbido, nel cuore delle Dolomiti, raccontano storie di vita contadina, spesso dura. Non a caso, intorno alla metà dell’Ottocento molti abitanti del paese decisero di emigrare. Lasciarono le proprie famiglie e la loro terra, in cerca di fortuna. I dipinti sui muri delle case raccontano proprio i vecchi mestieri del luogo, le sagre con la corsa dei cavalli e le leggende delle streghe della misteriosa Val Marcia.

Passeggiando tra i vicoli di questo delizioso paesino di montagna si scopre così la storia di vita della popolazione locale. Il passato rivive attraverso piccoli grandi capolavori artistici. La specificità dei temi affrontati rende il ciclo di murales una sorta di museo cittadino e contadino a cielo aperto. Infatti i dipinti non sono solo gradevoli esteticamente, ma raccontano la vita del paese e della vallata. Sono quindi una preziosa testimonianza storica e antropologica, prima che artistica.
Il borgo lontano dal turismo di massa

Il paese dipinto di Balbido è una piccola frazione del comune di Bleggio Superiore nel territorio delle Valli Giudicarie, in provincia di Trento. Si trova proprio all’imbocco della Val Marcia a pochi chilometri da Comano Terme e a circa 760 metri d’altitudine. Si tratta quindi di una zona sicuramente poco nota e sconosciuta al turismo di massa. Proprio nella sua quiete, oltre che nei colorati murales, risiede la bellezza autentica di questo borgo.
La deliziosa Balbido è certamente un borgo da visitare. Vi chiediamo però di rispettare il suo silenzio, di ammirare la sua bellezza e di diffonderla, senza snaturarla.
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