Come sviluppare una strategia di comunicazione di successo per un museo

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I musei rappresentano un patrimonio culturale inestimabile per l’uomo. Oltre a raccogliere oggetti, reperti, prototipi, invenzioni e opere d’arte, i musei sono strumenti educativi molto importanti, attraverso cui l’adulto e il bambino continuano a formarsi. I musei, infatti, sono luoghi dove si possono apprendere cose nuove e toccare con mano quanto studiato sui libri di storia, scienza e arte. C’è tutto un mondo alle spalle di un museo, che ha bisogno di essere promosso e divulgato perché possa trovare la sua piena affermazione.

Ma come può un museo farsi conoscere al di fuori del suo contesto locale?

I musei sono quelli grandi e conosciuti, ricchi di quadri e sculture famosissime, ma anche una piccola pinacoteca, un museo diocesano e una raccolta di reperti archeologici dei piccoli centri.

In questo senso, l’Italia è un vero forziere di tante piccole gemme preziose e dislocate in lungo e largo per tutto lo Stivale. Sono innumerevoli i luoghi dediti alla raccolta ed esposizione di oggetti e ritrovamenti, in cui anche il meno appassionato può trovare una ragione per crescere e apprendere.

Vale la pena allora ingegnarsi per comprendere come è possibile promuovere la collezione esposta, per riuscire ad arrivare al maggior numero di persone nel mondo e permettere ad ogni appassionato di cultura di trovare la sua nicchia e scovare tesori di cui non conosceva neanche l’esistenza.

Tutto parte dell’allestimento

Prima di dedicarsi alla forma è necessario prestare attenzione al contenuto.

Esistono musei di ogni sorta e su ogni argomento, dalla musica ai giocattoli, dell’archeologia di ogni singola civiltà del mondo a quelli ecclesiastici, dalle tecnologie alla scienza, senza dimenticare arte e letteratura. Tutto può diventare oggetto di esposizione museale, se rappresenta un’unicità al mondo e ha una storia da raccontare. Anzi, proprio il modo in cui si racconta questa storia è la vera essenza di una strategia di comunicazione vincente.

I musei, per quanto possano sembrare appannaggio solo di un certo tipo di utenza, in realtà perseguono l’obiettivo di arrivare a tutti, o meglio, di essere accessibili a tutti. Ogni contenuto si rivolge a una specifica utenza e deve trasferire le informazioni al pubblico di riferimento nel modo e nei tempi giusti. La content strategy è essenziale anche in un museo e va raccontata in maniera accattivante, semplice, alla portata di chiunque, appassionato e non, studioso e non.

Studiare il target

Come ogni strategia di comunicazione aziendale, anche i musei devono studiare il mercato di riferimento e il target a cui si rivolgono. Per quanto lo scopo perseguito da ogni museo sia educare e istruire in maniera inclusiva, la verità è che non tutto può andare bene in ogni situazione e per ogni tipo di pubblico. Esistono nicchie talmente specifiche che necessitano di rivolgersi solo a un pubblico ben selezionato e appassionato della materia.

Vale la pena dunque osservare le abitudini degli utenti, profilarli, capire chi sono, cosa fanno e come raggiungerli.

Connessione col territorio

Il primo modo per divulgare i contenuti del proprio allestimento è senza dubbio quello di farlo conoscere alla gente del posto. Che sia semplicemente una locandina, l’inserimento in una guida turistica del territorio o nell’itinerario di agenzie di incoming, è importante intessere relazioni con associazioni, enti, agenzie, aziende locali. Si possono organizzare laboratori didattici, eventi, workshop, serate, open day, gite scolastiche: tutto può rappresentare un’occasione valida per portare visitatori e diffondere conoscenza.

In questo senso, un ruolo fondamentale è giocato dall’immagine integrata che si dà al museo e dal modo in cui si costruisce la sua identità.

Come ogni azienda, anche i musei devono trasmettere un’identità e costruirsi una reputazione tra il pubblico, per innescare quel meccanismo di passaparola, funzionale a divulgare il suo messaggio a macchia d’olio. Nulla va lasciato al caso, dalle didascalie dell’esposizione fino alla stampa dei ticket di ingresso, dai canali di vendita fino alle brochure o mappe interne per la visita.

Tutto deve essere studiato nei minimi particolari per risultare armonioso e in linea col tema dell’esposizione.

Sfrutta i canali social

In un mondo che diventa sempre più digitale, non si può sfuggire dalla comunicazione sui più diffusi canali social.

Che sia un blog istituzionale, un sito web, una pagina sui più noti social network o una visita virtuale pubblicata online, ogni occasione è buona per dare massima risonanza alle iniziative avviate e all’esposizione presente nel museo.

I social rappresentano un canale di comunicazione potentissimo, che può davvero arrivare a chiunque, se sfruttato bene, e un museo merita senza dubbio di sfruttarlo a dovere.

In questo modo si chiude il cerchio dell’inclusività, che permette alla cultura di arrivare dappertutto e, a chi non ha la possibilità di visitare fisicamente le sale del museo, di poter apprezzare tutti i suoi contenuti.

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