I cibi da non perdere nel prossimo viaggio in Puglia

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Questa splendida regione che forma il tacco d’Italia si caratterizza per due cose fondamentali: mare cristallino e piatti squisiti, capaci di soddisfare ogni palato. Concentriamoci su questo secondo aspetto per capire quali cibi non perdere nel vostro prossimo viaggio in Puglia. Pronti a lasciarvi stupire?

Quante volte vi è capitato di arrivare in una nuova città e non sapere quali piatti tipici assaggiare? L’infinità di opzioni ci confonde sempre, ecco perché abbiamo selezionato per voi quali sono i cibi da non perdere assolutamente nel prossimo viaggio in Puglia! Cominciamo!

1. Orecchiette con le cime di rapa

Primo dei cibi da non perdere nel prossimo viaggio in Puglia. Fotografia di un piatto di orecchiette con le rape, in un piatto tradizionale.
Foto via @fuocoepadelle

Il primo dei cibi da non perdere nel vostro prossimo viaggio in Puglia non poteva che essere questo!

Piatto tipico per eccellenza, molto semplice ma anche molto amato dai pugliesi. Solo tre ingredienti: orecchiette, cime di rape e acciughe! Se volete potete usare anche del pangrattato soffritto in padella per aggiungere quella nota croccante che non guasta.

Le orecchiette più buone sono ovviamente quelle fatte in casa dalla nonna, ma in commercio ce ne sono di ottime e, se si vuole restare in “famiglia”, nei vicoletti di Bari vecchia vengono impastate al momento, per poi essere imbustate in sacchetti di plastica ed essere vendute ai passanti.

2. Riso, patate e cozze

Foto via @zaxgiu

Tre semplici ingredienti che regalano gioia a ogni boccone. Un altro dei cibi che non si possono assolutamente perdere durante un viaggio in Puglia è proprio questo: ris, patan e cozz!

Da gustare quotidianamente a tavola o per il pranzo di Natale, è sempre indicatissimo per ogni occasione, perchè è uno di quei piatti che sa proprio di tradizione, famiglia e calore!

Nei dintorni di Taranto, poi, ci sono diverse varianti: c’è chi aggiunge la cipolla, la zucchina, il pomodoro e altri ingredienti, ma noi preferiamo la ricetta tradizionale che prevede solo riso, patate, cozze, aglio, prezzemolo, formaggio, olio e pangrattato.

Naturalmente il suo punto forte è proprio la cozza tarantina che, come sappiamo, non si trova proprio dappertutto, ma solo in questo caso possiamo fare un’eccezione e vi consigliamo di provare questa ricetta in qualunque posto vi troviate con gli ingredienti che avete a disposizione.

3. Fave e cicorie

al terzo posto dei cibi da non perdere nel prossimo viaggio in puglia ci sono fave e cicorie. nell'immagine vediamo un piatto di purè di fave e cicorie accompagnate da una fetta di pane casereccio.
Foto via @taccofood

Ecco un altro piatto che sa davvero di tradizione: purè di fave bianche e cicorie selvatiche. Viene chiamato anche fav e fogghij, per denotare la povertà di questo piatto che resta comunque estremamente saporito e genuino.

Tipicamente, le fave vengono cotte nella pignatta in terracotta che garantisce un riscaldamento uniforme di tutti gli ingredienti.

In base alla stagione esiste anche un’altra variante di questo piatto che vede, al posto delle cicorie, i friggitelli, che sono peperoni verdi, piccoli e lunghi rigorosamente fritti!

È un piatto riconosciuto dalla regione come prodotto agroalimentare tradizionale.

4. Bombette

Foto via @zaxgiu

Caratteristiche della Valle d’Itria, si tratta di involtini di capocollo di maiale ripieni di formaggio e poi cotti sulla brace e serviti in spiedini di 4-5 pezzi. Le originali sono farcite solo con il formaggio, ma ne esistono di tutti i tipi: speck e patate, gorgonzola e noci, mortadella e pistacchio e chi più ne ha più ne metta.

Qui in Puglia sono molto tipiche le bracerie: macellerie di giorno e fornelli di sera. Appena arrivati si sceglie la carne al banco (tra cui le bombette, naturalmente) e poi ci si accomoda al tavolo. La carne verrà servita appena tolta dalla brace!

È un piatto che vi consigliamo particolarmente perchè è davvero squisito e rimarrete stupiti da come un qualcosa di così semplice possa rivelarsi tanto buono. Vi garantiamo che non ve ne pentirete, dovete solo scegliere i gusti che più vi piacciono e iniziare ad assaggiare!

5. Fegatini e/o gnumarelli

al quinto posto dei cibi da non perdere nel prossimo viaggio in puglia ci sono i fegatini. nella foto vediamo un piatto di fegatini cotti alla brace.
Foto via @taccofood

Insieme alle bombette, i fegatini sono un’altra specialità di carne di questa regione. Sono piccoli involtini di fegato di circa 5 centimetri che vengono cotti sulla brace e portati a tavola.

Una variante è costituita dagli gnumarelli (anche in questo caso il nome dialettale cambia in base alla zona di provenienza). Quest’ultimi sono i classici involtini di fegato che però vengono avvolti nelle interiora di agnello, capra o altri animali. Vengono utilizzati cuore, fegato, polmoni, milza in piccole porzioni per avvolgere l’involtino di fegato principale e dargli un sapore ancora più intenso e caratteristico.

Di fatti gnumareddi, in dialetto, significa proprio gomitoli: come le budella che si attorcigliano intorno all’involtino (come potete vedere nell’immagine qui sopra).

Dobbiamo ammettere che questa descrizione non rende giustizia, ma fidatevi del vostro istinto da esploratori e assaggiateli!!!

6. Focaccia barese

Foto via @taccofood

Si tratta di un prodotto cotto nel forno a legna tipicamente pugliese, diffuso principalmente nelle province di Bari, Barletta-Andria-Trani, Taranto, Gargano e in provincia di Foggia in generale.

Anche in questo caso ci sono diverse varianti, prevalentemente in base alla zona geografica, ma gli ingredienti fondamentali sono: pomodori e olive baresane.

Naturalmente, ingrediente assolutamente indispensabile è l’olio extra-vergine d’oliva, presente in ogni parte della focaccia. Prima della cottura viene messo nella teglia e sulla focaccia, dando vita a un composto estremamente unto.

E probabilmente è proprio questo il segreto: quanto più è unta e croccante, più questa focaccia vi farà venir voglia di mangiarne una teglia intera!

7. Puccia tarantina

Foto via @fattyfatfood

Largamente diffusa nel Tarantino e nel Salento, è una forma rotonda di pasta di pizza al cui interno si può trovare qualunque cosa: può essere di terra o di mare, ma la classica tarantina è farcita con uccelletti (scamorzine affumicate avvolte nello speck) e patatine fritte.

Chiamata anche puccia alla vampa, anche in questo caso ci troviamo di fronte a una grande tipicità, amata da grandi e piccini! Si tratta di un piatto molto semplice e rustico, ma che regala grandi emozioni in quanto possiede un gusto ineguagliabile!

Nel leccese poi troviamo anche la puccia uliata, che si distingue dalla tarantina perchè nell’impasto vengono utilizzate anche le olive nere.

8. Il pasticciotto leccese

all'ottavo posto dei cibi da non perdere nel prossimo viaggio in Puglia c'è il pasticciotto. Qui vediamo una fotografia con il pasticciotto tenuto in mano in primo piano e il mare cristallino sullo sfondo.
Foto via @mietta_akaikami

Si tratta di dolci tipici di Lecce, naturalmente, e del Salento in generale e sono fatti con pasta frolla ripiena di crema pasticciera e poi cotti in forno.

La ricetta tipica prevede la crema come ripieno, ma con il tempo se ne sono sviluppate diverse varianti che vanno incontro ai gusti di qualunque palato. Stiamo parlando di ripieni al pistacchio, al cioccolato, alla gianduia; ma anche variazioni a livello di impasto, che vedono l’aggiunta del cacao al composto di pasta frolla.

Pare che la sua origine sia molto lontana nel tempo, alcune testimonianze la riportano indietro addirittura fino al 1538!!

9. Le Carteddate

Le carteddate, caratteristico dolce natalizio, su un vassoio. Sullo sfondo vediamo i tipici trulli di Alberobello.
Foto via @zaxgiu

Le cartellate, in dialetto carteddàte, sono dei dolci tipici pugliesi che si preparano durante il periodo natalizio insieme agli struffoli, in dialetto sannacchiùdere.

Nella tradizione cristiana rappresenterebbero la corona di spine durante la crocifissione di Gesù, oppure la sua aureola o le fasce che lo avvolsero nella culla. Da qui deriva la loro forma: si tratta di strisce di pasta preparata con olio, vino bianco e farina che viene fritta e poi arrotolata su se stessa.

A Taranto vengono guarnite con il miele, ma ci sono diverse varianti che prevedono l’utilizzo del vincotto o dello zucchero a velo. Sulla superficie vengono messi confettini colorati o gocce di cioccolato (meno frequenti).

10. Le pettole

Ultimo dei cibi da non perdere nel prossimo viaggio in Puglia è sicuramente questo: le pettole! qui vediamo una fotografia delle pettole con uno sfondo natalizio.
Foto via @polly_effe

L’ultimo, ma non per per importanza, dei cibi da non perdere nel prossimo viaggio in Puglia è sicuramente il più goloso!

Per i pugliesi, e i tarantini in modo particolare, 22 novembre significa solo una cosa: pettole! In questa data ricorre Santa Cecilia che rappresenta una delle feste più attese in Puglia perché le strade, e le case naturalmente, vengono inondate dall’odore inconfondibile di fritto e di zucchero.

È un giorno magico per grandi e piccini perchè è il momento in cui inizia a tutti gli effetti il periodo natalizio e il conto alla rovescia fino al 25 dicembre. Ad allietare questa lunga attesa ci sono, appunto, le pettole: pasta lievitata e fritta che viene poi intinta nello zucchero.

La ricetta è molto semplice, ma vi assicuriamo che una volta addentata la prima non riuscirete più a fermarvi!

Altra caratteristica che accompagna la tradizione: una volta fritte ci si diverte a indovinare a che cosa assomigliano, quindi a dar loro forma di animali, piante, nuvole e così via!!


Termina qui la nostra guida sui cibi da non perdere nel prossimo viaggio in Puglia! Naturalmente, ci sono tantissime altre specialità che potete trovare in questa terra straordinaria e ricca di meraviglie, ma lasciamo che siate voi a scoprirle.

Aspettiamo nei commenti quelli che secondo voi sono i cibi da non perdere nel prossimo viaggio in Puglia! Non ci resta che augurarvi… Buon appetito!!

Se avete ancora fame potete consultare qui la nostra guida sui piatti tipici di Cagliari e dove assaggiarli oppure qui quella sui piatti tipici di Bologna e dove mangiarli!

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Valeria Amodio

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