Opere d’arte rubate: i furti più famosi in Italia
L’Italia è al primo posto per furti d’opere d’arte. Un dato che fa sorridere alcuni e altri, un po’ meno, però è la realtà. Secondo alcuni studi, si registrerebbero una media di 55 furti al giorno! Quindi andiamo a scoprire insieme, tra tutti questi furti, quali sono le opere d’arte rubate più inestimabili.
Se vuoi conoscere quali sono le opere d’arte rubate in Italia più famose, continua a leggere!
La “Natività” di Caravaggio
Nell’autunno del 1969, a Palermo, un gruppo di uomini sospetti irrompe nell’oratorio di San Lorenzo. Taglia con una lama la “Natività”, del Caravaggio, la arrotala e scompare a bordo di un autocarro. L’opera del genio della luce non sembra ancora essere stata ritrovata. Il film di Roberto Andò, “Una storia senza nome” racconta la storia del furto e lo consigliamo!
“La Madonna dell’Orto” di Bellini
Un altro gioiello di un grande maestro è la “Madonna dell’Orto”, di Giovanni Bellini. L’opera fu trafugata nel 1993 nella chiesa omonima. Fu grazie alle impalcature della chiesa, all’epoca in ristrutturazione, che i ladri riuscirono a entrare e farla sparire senza essere visti.
“La Madonna del Rosario” del Moncalvo
Sempre negli anni novanta, in piena primavera, sparisce la “Madonna del Rosario”, del Moncalvo. Un’opera dal valore inestimabile, ma non tanto per il denaro, ma piuttosto per il suo valore simbolico per il comune di Montabone (Asti). Il fatto curioso è che a Castel Boglione, nella stessa provincia, esiste un’opera molto simile, praticamente identica. Il mistero è tuttora irrisolto. Dove sarà?
“Ritratto di Signora” di Klimt
Il prossimo furto è degno di Arsenio Lupin: un filo che viene calato da un lucernario con un gancio e… puff! “Ritratto di signora”, di Gustav Klimt, scompare dalla Galleria d’arte Ricci Oddi di Piacenza. Pensate che i custodi se ne resero conto solo il giorno successivo. Era il 1997. Secondo le ultime indagini, il ritratto sarebbe finito nella mani di una setta satanica, ma per altri potrebbe essere solo stato scambiato per droga o diamanti.
“Ecce homo” di da Messina
Concludiamo in bellezza il nostro articolo sulle opere d’arte rubate con “Ecce homo”, di Antonello da Messina. Fu rubato dal Museo Broletto di Novara nel 1974, e non da solo. I ladruncoli decisero di portarsi via un bottino di circa 300 milioni di lire dell’epoca. L’opera è stata prima di tutto vittima di sistemi di sicurezza decisamente poco efficienti e, infine, della brama di alcuni… appassionati?
Vi abbiamo illustrato le opere d’arte rubate in Italia più famose, ma vi basterà fare una ricerca e ne scoprirete tantissime altre. Anche noi ammettiamo che ad alcune opere è impossibile resistere, ma ci guardiamo bene dal portarcele a casa!
Vi ricordiamo di seguire @Kappuccio su Instagram e su Facebook per rimanere aggiornati sulle cose più belle da fare fuori e dentro l’Italia!