Guida ai 10 teatri più spettacolari d’Italia

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Provare a definire i 10 teatri più spettacolari d’Italia è sicuramente complesso.

Innanzitutto perché il Bel Paese è la patria dell’opera lirica, le cui origini si fanno risalire tra la fine del XVI e il XVII secolo. All’epoca, un gruppo di intellettuali fiorentini, noto come Camerata de’ Bardi, dal nome del mecenate che li ospitava, decide di formalizzare il nuovo genere.

L’opera ha poi avuto enorme diffusione in età barocca, affermandosi soprattutto a Roma e Venezia. Inizialmente gli spettacoli erano riservati alle corti, e dunque destinati a una élite di intellettuali e aristocratici. Acquistano carattere di intrattenimento con l’apertura dei primi teatri pubblici. Nel 1637 inaugura il Teatro San Cassiano a Venezia, il primo teatro moderno per struttura, organizzazione e gestione.

A oggi in Italia si contano circa 700 teatri, ma quali sono i più storici e più caratteristici dal punto di vista architettonico e culturale?

Dopo un’attenta ricerca, abbiamo stilato una mini guida ai 10 teatri più spettacolari d’Italia. Ecco per voi, l’incredibile viaggio da nord a sud della penisola per scoprire questi scrigni di bellezza architettonica e storica.

1. Teatro la Fenice di Venezia

Veduta del palcoscenico del teatro veneziano. Foto del Teatro la Fenice di Venezia

Iniziamo il nostro viaggio tra i teatri più spettacolari d’Italia con una vera e propria istituzione: il Teatro la Fenice di Venezia. Ubicato nel Sestiere di San Marco in campo San Fantin, è oggi il principale teatro lirico di Venezia, nonché uno dei più prestigiosi al mondo. Dal 2004, qui ogni anno si tiene il tradizionale Concerto di Capodanno.

Il teatro ha una storia avventurosa, che annovera ben due distruzioni. Ha inoltre ospitato importanti prime assolute di opere di Gioachino Rossini, Vincenzo Bellini, Gaetano Donizetti e Giuseppe Verdi.

Potrete conoscere il teatro attraverso visite guidate, disponibili anche nella lingua dei segni (LIS) o acquistando il biglietto per uno spettacolo, in modo da assaporarne in toto la magica atmosfera. La visita tra gli stucchi e gli ori delle prestigiose sale vi consentirà di scoprire retroscena e segreti del Teatro e dei suoi protagonisti, ripercorrendone la storia dalle origini fino ai nostri giorni.

Il Teatro La Fenice di Venezia inoltre, ospita una mostra permanente dedicata a Maria Callas e ai suoi anni di attività nella città. Se dunque volete approfondire la vita della Divina, soprano che ha fatto la storia del teatro e della lirica proprio nell’anno del centenario della sua nascita, quale occasione migliore per farlo se non visitare La Fenice di Venezia?

📍Teatro La Fenice di Venezia
Dove: Campo San Fantin, 1965 – 30124 Venezia
Sito

2. Teatro Olimpico di Vicenza

Lo splendido proscenio classicheggiante del teatro illuminato dalle luci di scena durante uno spettacolo. Foto di Teatro Olimpico di Vicenza.

Tra i teatri più spettacolari d’Italia non potevamo non includere il Teatro Olimpico di Vicenza, realizzato dal Palladio. Quando riceve l’incarico nel 1580 l’architetto ha ben 72 anni. L’Accademia Olimpica di cui è egli stesso membro, necessita di una sede teatrale stabile.

Il progetto si ispira dichiaratamente ai teatri romani descritti da Vitruvio: una cavea gradinata ellittica, cinta da un colonnato, con statue sul fregio, fronteggiante un palcoscenico rettangolare e un maestoso proscenio su due ordini architettonici, aperto da tre arcate e ritmato da semicolonne, all’interno delle quali si trovano edicole e nicchie con statue e riquadri con bassorilievi.

La prima rappresentazione, in occasione del Carnevale del 1585, è memorabile: la scelta ricade su una tragedia greca, l’Edipo Re di Sofocle, e la scenografia riproduce le sette vie di Tebe che si intravedono nelle cinque aperture del proscenio con un raffinato gioco prospettico. L’artefice di questa piccola meraviglia nella meraviglia è Vincenzo Scamozzi, erede spirituale del Palladio. L’effetto è così ben riuscito che queste sovrastrutture lignee diventeranno parte integrante stabile del teatro.

L’attività dell’Olimpico è influenzata dalla censura anti teatrale imposta dalla Controriforma e il teatro si trasforma in un semplice luogo di rappresentanza. Vi viene accolto papa Pio VI nel 1782, l’imperatore Francesco I d’Austria nel 1816 e il suo erede Ferdinando I nel 1838. Con la metà dell’Ottocento riprendono saltuariamente le rappresentazioni classiche, ma si dovrà attendere l’ultimo dopoguerra, scampato il pericolo dei bombardamenti aerei, per tornare seriamente a fare spettacolo in un teatro che non ha uguali al mondo. Oggi il Teatro ospita concerti, eventi ed è aperto al pubblico per le visite.

📍Teatro Olimpico di Vicenza
Dove: Piazza Matteotti 11 Vicenza
Sito

3. L’Arena di Verona

Una veduta panoramica dell’Arena durante la messa in scena de l’Aida per il Festival 2019. Foto di Arena di Verona.

Il nostro viaggio attraverso i teatri più spettacolari della penisola continua con l’Arena di Verona. Un anfiteatro romano situato nel centro storico della città, che costituisce uno degli anfiteatri antichi giunti a noi con il miglior grado di conservazione. Ciò è stato reso possibile grazie ai sistematici restauri eseguiti fin dal Cinquecento.

Nel corso del Cinquecento lo spettacolo più messo in scena nell’Arena furono le giostre, nel Seicento compagnie di comici e ballerini deliziavano il pubblico, tra cui anche un divertito Goldoni. Mentre dal Settecento molto in voga era la corsa di tori: a uno spettacolo di questo genere assistette anche Goethe.

Nell’Ottocento il teatro venne anche utilizzato come campo di concentramento per i prigionieri austriaci, con la conseguente demolizione del palco per le commedie per farne legna da ardere. Nello stesso secolo, furono molto in voga anche le gare di equitazione e le gare velocipedistiche, gli spettacoli di ascensione con aerostato, gli esercizi ginnici acrobatici, la commedia e il gioco della tombola. L’edizione più celebre fu quella del 1838 a cui partecipò anche l’imperatore Ferdinando I.

L’Aida del 1913 aprì ufficialmente il Festival lirico areniano, ancora oggi attivo durante i mesi estivi. Il resto dell’anno invece, il calendario prevede tantissimi concerti di cantanti e musicisti internazionali.

📍Arena di Verona
Dove: Piazza Bra, 1, 37121 Verona
Sito

4. Teatro Regio di Parma

Una veduta del palcoscenico e del sipario. Foto del Teatro Regio di Parma

Il Teatro Regio di Parma, tra i più importanti teatri di tradizione in Italia, una delle case per eccellenza della grande tradizione operistica italiana non poteva mancare. Meno noto rispetto alla Scala di Milano e alla Fenice di Venezia, il teatro è caratterizzato da una facciata neoclassica, divisa orizzontalmente in quattro parti. Il foyer, di forma quadrata, è scandito da due file di quattro colonne ioniche che sostengono un soffitto a lacunari.

Degni di nota sono gli affreschi di Giovan Battista Azzi con Maria Luigia in veste di Armonia e le Baccanti ed Alessandro Cocchi che ornano la volta. Sul cornicione fregi a monocromo di Stanislao Campana con Apollo contornato dalle Muse e Teseo in atto di rapire una vergine ed una festa a Delo). L’accesso era garantito ai sovrani direttamente dalle stanze del Palazzo Ducale.

Il soffitto della sala è decorato nel 1828 da Giovan Battista Borghesi con figure dei più grandi drammaturghi: Seneca, Goldoni, Alfieri, Euripide, Plauto, Aristofane e Metastasio. Borghesi dipinse anche il sipario con l’allegoria Trionfo della Sapienza, rappresentazione del governo di Maria Luigia, la cui figura appare nell’immagine centrale di Minerva. L’illuminazione è assicurata da un enorme lampadario di oltre 1.000 kg, fabbricato a Parigi e poi montato nel 1853 sostituendo il precedente neoclassico.

Tra scavi romani e set cinematografici

Nel 2001, durante i lavori per il rifacimento della platea, a partire dalla profondità di ben 3,5 m emergono alcune strutture murarie in ciottoli della seconda età del ferro. Insieme a resti di un pavimento in cocciopesto di età romana augustea, strutture murarie ed un mosaico pertinenti ad una domus romana di II sec. d.C. e un tratto delle mura di cinta di età romana imperiale costruite in ciottoli di fiume.

La straordinaria bellezza di questo teatro lo ha portato anche al cinema. Infatti ha ospitato le riprese del film di Bernardo Bertolucci del 1964, Prima della rivoluzione, così come del film horror-thriller del 1987 Opera di Dario Argento.

📍Teatro Regio di Parma
Dove: Strada Giuseppe Garibaldi, 16/a, 43121 Parma
Sito

5. Teatro La Scala di Milano

Il palco reale nella foto di Draft Hanninen del Teatro La Scala di Milano

Nella nostra guida ai teatri più spettacolari d’Italia non poteva mancare il tempio della lirica italiana: il Teatro la Scala di Milano. Considerato tra i più prestigiosi teatri al mondo, ospita da 245 anni i principali artisti nel campo internazionale dell’opera, del balletto e della musica classica.

Il Teatro alla Scala nacque da un incendio. Fino al 26 febbraio del 1776, il teatro dei milanesi era infatti il Regio Ducale, che si trovava più o meno dove oggi è Palazzo Reale. In seguito alla sua distruzione, l’imperatrice Maria Teresa d’Austria decise di fare edificare uno nuovo teatro sull’area della chiesa trecentesca di Santa Maria della Scala, così chiamata in onore di Regina della Scala, moglie di Bernabò Visconti. Nel 1778 l’architetto Giuseppe Piermarini porta a termine il teatro, che inaugura il 3 agosto con un’opera di Antonio Salieri, L’Europa riconosciuta. Altro evento storico degno di nota è sicuramente l’esordio nel 1839 di Giuseppe Verdi a La Scala con Oberto, Conte di San Bonifacio.

Se desiderate un’esperienza esclusiva e riservata solo a voi e ai vostri amici, potete scegliere il percorso di visita “La Scala e i suoi Segreti”. Vi permetterà di visitare i luoghi più emozionanti del Teatro: palchi storici, palco reale, foyer d’ingresso, platea, meccanismo del palcoscenico, buca del suggeritore, torre scenica, loggione, foyer delle gallerie, vista sulla sala dall’interno del lampadario.

📍Teatro La Scala di Parma
Dove: Via Farini, 9, 40124 Bologna
Sito

6. Teatro dell’Opera di Roma

Veduta dei palchi di Silvia Lelli per il Teatro dell’Opera di Roma

Il nostro viaggio alla scoperta dei teatri più spettacolari d’Italia prosegue con il teatro di musica e balletto della Capitale: il Teatro dell’Opera di Roma. Con 2200 posti a sedere, è il più capiente d’Italia.

Anche conosciuto come Teatro Costanzi dal nome del suo artefice Domenico Costanzi, che comprò i terreni sui quali fece costruire dapprima l’Hotel Quirinale, oggi uno dei Locali storici d’Italia, lungo la neonata via Nazionale nel 1874, poi su quello che diventerà il terreno confinante il Teatro d’Opera della nuova capitale del Regno.

L’albergo comunicava col teatro attraverso un passaggio sotterraneo. Questo garantiva la massima privacy agli artisti: i quali non avevano che da attraversarlo per giungere al palco dove si esibivano, e anche per questo apprezzavano molto la sistemazione.

Achille Sfondrini si occupa della costruzione del teatro nel 1879. L’architetto in soli due anni completò l’opera. Il teatro in stile neoclassico si distingueva per un’ottima acustica e l’imponente cupola dipinta da Annibale Brugnoli. Il teatro completato inaugura alla presenza del re Umberto I di Savoia e della regina Margherita di Savoia il 27 novembre 1880, con la Semiramide di Rossini.

Nel 1926 il comune di Roma acquista il teatro e ne assume la gestione. I lavori di completamento, ampliamento e ristrutturazione sono affidati all’architetto Marcello Piacentini. Egli si occupa del rifacimento integralmente dei prospetti esterni, aumentando di uno i tre ordini di palchi originali e installando il lampadario di cristallo più grande d’Europa.

Tra le messe in scena più memorabili ospitate dal Teatro dell’Opera di Roma non possiamo non ricordare Le nozze di Figaro di Mozart del 1964 con la direzione di Carlo Maria Giulini per la regia di Luchino Visconti e il Don Carlo di Giuseppe Verdi diretto da Giulini per la regia di Visconti nel 1965.

📍Teatro dell’Opera di Roma
Dove: Piazza Beniamino Gigli, 00184 Roma
Sito

7. Teatro Petruzzelli di Bari

Foto della platea ricostruita. Fondazione Petruzzelli

Nella seconda metà dell’Ottocento, sulla scia delle altre grandi città italiane, Bari si dotava di un Teatro comunale pubblico: il Teatro Piccinni, inaugurato nel 1854. La limitata capienza di circa mille posti fu all’origine di diversi malumori tra i cittadini, insieme alla politica di prezzi troppo alti. Si invocava infatti un teatro più accessibile.

Il successo nel 1890, di Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni fu la pietra dello scandalo. A Bari c’era grande attesa per l’opera del musicista, pugliese di adozione. Mascagni aveva infatti composto il suo capolavoro a Cerignola, dove aveva vissuto per molti anni. Purtroppo il Piccinni non si prestava ad accogliere l’allestimento dell’opera e la necessità di un grande teatro era ormai un’esigenza imprescindibile.

I fratelli Onofrio e Antonio Petruzzelli, commercianti e armatori di origine triestina, presentarono un progetto curato da un loro cognato, l’ingegnere barese Angelo Cicciomessere. Così inizia la storia di uno dei teatri più spettacolari d’Italia.

La costruzione del Petruzzelli inizia il 23 maggio 1898, ma l’inaugurazione avviene solo quattro anni dopo, il 14 febbraio 1903. Il Petruzzelli si distingueva per la straordinaria capienza, in origine era di oltre 2.000 posti, oggi 1.482, ridotti in virtù delle nuove normative di sicurezza.

Nel 1973 il Petruzzelli ottenne il riconoscimento di «Teatro di tradizione». In quegli anni si avvicendarono sulla scena pugliese eventi lirici di rilevanza internazionale. Fin quando la notte del 27 ottobre del 1991, un incendio distrusse il Teatro. Il 6 dicembre 2009, con la chiusura ufficiale del cantiere, il Teatro è completamente ricostruito.

📍Teatro Petruzzelli
Dove: Corso Cavour, 12, 70122 Bari
Sito

8. Teatro San Carlo di Napoli

Accanto a Piazza del Plebiscito, simbolo della città di Napoli, sorge il tempio lirico italiano. Tra i teatri più spettacolari d’Italia spicca, con una data di nascita che anticipa di 41 anni la Scala di Milano e di 55 la Fenice di Venezia, il Teatro di San Carlo. L’inaugurazione si tenne nel 1737, per volontà del Re Carlo III di Borbone.

Nel 1799 il teatro cambia nome in Teatro Nazionale di San Carlo. Sul palco si esegue un inno patriottico, ma pochi mesi più tardi la parentesi libertaria sarà soffocata nel sangue e i Borbone torneranno sul trono. Nella notte del 13 febbraio del 1816 un incendio devasta l’edificio. Rimangono intatti soltanto i muri perimetrali e il corpo aggiunto.
L’attuale foyer, realizzato nella zona orientale del giardino di Palazzo Reale è, invece, realizzato nel 1937 su disegno di Michele Platania. Un bombardamento nel 1943 ne provoca la distruzione ma nel dopoguerra si lavorerà alla sua ricostruzione.

ll 4 ottobre del 1815 un compositore di 23 anni, Gioacchino Rossini, firma la sua prima opera al San Carlo, Elisabetta Regina d’Inghilterra. All’inaugurazione del 12 gennaio 1817, neanche un anno dopo l’incendio, un famoso scrittore ci lascia delle righe che valgono più di mille parole. Stendhal afferma:“Non c’è nulla, in tutta Europa, che non dico si avvicini a questo teatro ma ne dia la più pallida idea. Questa sala, ricostruita in trecento giorni, è un colpo di Stato. Essa garantisce al re, meglio della legge più perfetta, il favore popolare… Chi volesse farsi lapidare, non avrebbe che da trovarvi un difetto. Appena parlate di Ferdinando, vi dicono: ‘ha ricostruito il San Carlo!’”.

Arte contemporanea e Memus: il volto innovativo del San Carlo

Tra Ottocento e Novecento il San Carlo dà spazio alle più importanti voci e direzioni internazionali. Non solo al mondo lirico, ma anche alla danza e all’arte contemporanea. Molti sono infatti gli artisti che hanno firmato bozzetti di scena per il teatro napoletano: Manzù, Hockney, Ontani, Rauschenberg e Picasso sono alcuni esempi.

Il Teatro San Carlo nel 2011 si è arricchito con la creazione del Memus: il Museo e Archivio Storico del San Carlo. Piuttosto diverso da un tradizionale museo, il nuovo spazio del Lirico napoletano è ospitato nei locali di Palazzo Reale. Si presenta come un vero e proprio centro polifunzionale. Racchiude un’ampia area espositiva di 300 mq. Lo spazio ospita una galleria virtuale in 3D, una sala per eventi, un bookshop e un centro di documentazione sulla prestigiosa storia del San Carlo.


📍Teatro San Carlo
Dove: Via San Carlo, 98, 80132 Napoli
Sito

9. Teatro greco di Siracusa

Veduta del Teatro Greco di Siracusa. Foto di Andrej Czech

Il Teatro Greco di Siracusa non può mancare nella nostra selezione dei teatri più spettacolari d’Italia in quanto maggiore esempio dell’architettura teatrale dell’occidente greco. Quasi interamente scavato nella roccia, oltre che per le rappresentazioni, il teatro veniva usato anche per le assemblee popolari.

Dopo essere stato adattato in epoca imperiale ai giochi circensi, il teatro cadde in abbandono. Nel XVI secolo, così come gli altri monumenti classici, fu depredato dalle maestranze spagnole di Carlo V. I materiali vennero impiegati per erigere le fortificazioni di Ortigia. Altri guasti sono legati alla presenza dei mulini che erano stati impiantati nella cavea. Gli scavi, iniziati alla fine del Settecento, durati per tutto il secolo successivo sono stati completati solo nella metà del Novecento.

L’evocativa location, è perfetta per scoprire la magia di un vero e proprio viaggio nel passato. La programmazione che celebra le tragedie greche e i componimenti della classicità continua a mantenere vivo il teatro greco di Siracusa. Ciò consente a tutti i curiosi di vivere un’esperienza davvero suggestiva e di continuare la grande tradizione classica del teatro greco.

La struttura del Teatro Greco di Siracusa

La forma attuale del teatro risalirebbe all’opera di ristrutturazione degli anni 238 – 215 a.C. sotto il regno di Ierone II.
Il teatro si compone di tre parti: koilon, orchestra e scena. Il koilon ha forma semicircolare e diametro di oltre 138 metri. 67 ordini di gradini sono divisi in nove settori. Un lungo corridoio attraversa la cavea nel senso della larghezza. Si tratta del diàzoma, nella cui faccia superiore vi erano incisi i nomi delle divinità o dei regnanti a cui era dedicato il cuneo. Ancor oggi si leggono i nomi della regina Filistide e di Nereide: rispettivamente la moglie e la nuora di Ierone II.

L’orchestra lo spazio semicircolare ai piedi della càvea dove danzavano i cori. Il piano dell’orchestra è delimitato da solchi che circoscrivono uno spazio trapezoidale: sono canali di scolo delle acque. Si dice scena invece, la vasta spianata dove sorgeva l’edificio scenico, delimitata ai lati da due imponenti piloni. Qui trovavano alloggiamento gli elementi verticali dell’edificio scenico greco. Nel corso dei secoli la scena ha subito variazioni per adattarsi alle diverse esigenze di allestimento sceniche, come i ludi gladiatori.

La parte superiore del teatro era cinta da un ampio portico coperto. La parete rocciosa sovrastante è interamente costellata di incavi quadrangolari destinati ad accogliere quadretti con immagini votive di divinità o di defunti eroizzati. In essa, al centro e in asse con il teatro si apre un’ampia grotta dalla quale scaturisce dell’acqua proveniente dall’acquedotto greco. Nella grotta ninfeo è possibile riconoscere il Mouseion, ossia la sede della corporazione degli artisti.

📍Teatro Greco di Siracusa
Dove: Via Luigi Bernabò Brea, 96100 Siracusa
Sito

10. Teatro Massimo di Palermo

La facciata neoclassica del Teatro Massimo di Palermo. Foto Teatro Massimo

Il Teatro Massimo Vittorio Emanuele, meglio noto come Teatro Massimo, di Palermo è il più grande edificio teatrale lirico d’Italia. Si tratta anche di uno dei teatri più grandi d’Europa. Per l’esattezza è il terzo per ordine di grandezza architettonica dopo l’Opéra National di Parigi e la Staatsoper di Vienna.

I lavori di costruzione iniziarono nel 1875. Il concorso del 1864 era stato vinto dall’architetto Giovan Battista Filippo Basile, alla morte del quale subentrò il figlio Ernesto Basile, anch’egli architetto. Egli accettò di ultimare l’opera in corso del padre su richiesta del Comune di Palermo.

Il 16 maggio 1897 avvenne l’apertura ufficiale del Teatro con Falstaff di Verdi. Tra i direttori d’orchestra più celebri dell’800 che hanno diretto al Teatro Massimo, si annovera Antonino Palminteri. Ricordiamo le sue regie dell’Aida e La traviata di Giuseppe Verdi, il Lohengrin di Richard Wagner e la Norma di Vincenzo Bellini.

L’ inclusività del Teatro Massimo di Palermo

Nota di merito per uno dei teatri più spettacolari d’Italia è l’inclusività. Da sempre molto sensibile alle istanze della comunità LGBT nell’agosto 2015, il Massimo di Palermo sigla un accordo con le parti sindacali. Si decide finalmente che ai dipendenti omosessuali sia riconosciuto il diritto di usufruire dei permessi matrimoniali per nozze e unioni civili. Il Teatro Massimo di Palermo è dunque il primo teatro italiano ad equiparare i dipendenti omosessuali a quelli etero. Inoltre, in concomitanza con la settimana delle celebrazioni del pride, il teatro illumina le imponenti colonne della sua facciata con i colori della bandiera arcobaleno.

📍Teatro Massimo
Dove: P.za Giuseppe Verdi, 90138 Palermo
Sito


Se siete appassionati di teatro, vi consigliamo di scoprire un teatro particolarissimo, aperto a tutti e sempre gratuito: il teatro No’hma.

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In copertina: foto di Kilyan Sockalingum da Unsplash

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Asia Graziano

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