Alla scoperta della Costiera Amalfitana: cosa vedere tra spiagge e borghi
Che la si chiami Costiera Amalfitana o Costa d’Amalfi, questo tratto di litorale tirrenico, situato a est della penisola sorrentina, che si affaccia sul golfo di Salerno e si estende da Positano a Vietri sul mare, rimane uno dei luoghi più affascinanti d’Italia. Che vive di suggestioni forti, non quelle di una semplice descrizione che nulla può nello spiegarne l’essenza, nulla aggiunge a ciò che solo la diretta esperienza è in grado di esaltare. Cosa vedere quindi nell’incantevole Costiera Amalfitana?
Compito arduo perciò quello che oggi spetta a Kappuccio. Valorizzare a parole la bellezza di un sogno. Ma la materia dei sogni è così poco malleabile già di per sé che occorrerebbe molto di più, molto di meglio per darne fattezze di realtà. Allora non ci resta che chiudere gli occhi e provare a immaginare di essere là, a contatto con la natura da cui si generano tutte le maggiori emozioni e fare del nostro meglio per trasferirle ai vostri pensieri. Sedetevi, rilassatevi e magari fate leggere a qualcuno questa nostra semplice descrizione. Forse potrà accadere ugualmente il miracolo di vedere materializzarsi ciò che per ora rimane solo suggestione.
Storia della Costiera Amalfitana: chi l’ha amata e ne ha esaltato la bellezza
La Costa Amalfitana possiede il presente e il futuro, nelle grazie della sua terra stessa. Ma anche un passato fatto di ammirazione. A partire dal secondo dopoguerra divenne infatti meta prediletta del turismo delle classi sociali più elitarie. Questa condizione ha inevitabilmente portato il suo nome sulla bocca di tanti, in ambito internazionale. Così come sulle pagine dei quotidiani patinati, a far da sfondo ad amori impossibili, liti, riconciliazioni e vite vissute con il piede sull’acceleratore.
Da Jacqueline Kennedy, la moglie di JFK, presidente tra i più amati e influenti della storia degli Stati Uniti. A Vittorio Emanuele di Savoia re d’Italia. Da Gianni Agnelli al ballerino Rudolf Nureyev. Per non parlare poi della colonia Hollywoodiana con Grace Kelly, Greta Garbo, Ingrid Bergman (ed il marito Roberto Rossellini), Paul Newman e Sophia Loren. Fino ai più recenti divi Tom Hanks e Leonardo Di Caprio. Tutti personaggi che hanno contribuito alla sua fama che dura tutt’oggi.
Prodotti tipici di un luogo incantato
Lo Sfusato amalfitano è un prodotto a Indicazione geografica protetta, più comunemente riconoscibile se lo chiamiamo con l’appellativo di limone, anche se non uno qualunque. Bensì quello di un agrume tipico che possiede caratteristiche organolettiche particolari. Perché esposto al calore del sole e a quello dei venti che bazzicano la zona. Perché protetto dall’abbraccio dei monti Lattari che lo riparano dalla Tramontana. E serve soprattutto per creazione del Limoncello, un rito qui, carico di orgoglio. Tra i prodotti principali dell’area. Non il solo.
Come liquore esiste anche il concerto di Tramonti, un rosolio ottenuto grazie al sostanziale contributo di 15 spezie: liquerizia, finocchietto, noce moscata, chiodi di garofano, tra le altre.
Da ricordare ancora, le alici e la colatura di Cetara (da loro derivata) uno speciale condimento a marchio D.O.P. usato per esaltare gli spaghetti e in tutte le preparazioni utili ad insaporire ogni portata.
Le spiagge più belle della Costa Amalfitana
Sono tanti le cose da vedere lungo la Costiera Amalfitana, Distinguere tra semplici borghi o spiagge non è semplice. Dato che lungo la sua costa quasi ogni borgo ha il mare cremisi e la sabbia dorata come parte integrante di sé. Ma si arrocca allo stesso modo sulla roccia, si inerpica come silenzioso spettatore, osservando ai suoi piedi lo spettacolo di cui è invece unico attore, quella battigia che pare disegnata dall’abile mano di un pittore.
Ad Amalfi un panorama impareggiabile: Duoglio e Santa Croce
Di Amalfi si ricorda con certezza il suo essere parte delle Repubbliche Marinare. Che oggi si scontrano, rinverdendo le vecchie ruggini con le consorelle Genova, Pisa e Venezia, ma solo a colpi di remi.
La costiera nel suo insieme fa parte dal 1997 dei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco. Tra le sue spiagge non possiamo non citare Duoglio lunga 170 metri e composta di ciottoli e sabbia. La fatica che si compie a raggiungerla, solo a piedi dopo aver percorso 400 scalini, è ripagata dalla bellezza che le appartiene di diritto.
A Santa Croce invece si può approdare solo via mare attraverso peró un comodo servizio navetta che permette a chiunque di potersi immergere nelle acque circostanti, color del cristallo.
Positano e il suo mare
Positano è la città verticale in virtù della sua conformazione. Le case colorate e in perfetta armonia con il resto del territorio si arroccano infatti a picco sulle sue spiagge. E tra esse, incastonata fra le sporgenze della costiera, si trova quella di Marina Grande, meta prediletta anche dei turisti vip.
La spiaggia di Arienzo è invece detta “la spiaggia dei 300 gradini”. Facile intuire il perché. Ma in fondo accade sempre così, la scala al Paradiso più è complicata, più simboleggia l’importanza della sua meta d’approdo. Esiste una parte di spiaggia libera e una attrezzata così da soddisfare ogni esigenza.
Le spiagge di Vietri
Tra i luoghi da vedere lungo la Costiera Amalfitana, immancabile è Vietri sul mare, comune in provincia di Salerno, noto soprattutto per la lavorazione della ceramica. Il più popoloso e orientale tra quelli appartenenti alla Costa Amalfitana.
La spiaggia libera di Vietri sul mare, denominata anche Marina di Vietri, corrisponde alla porta d’ingresso della costiera per chi giunge da sud o all’ultima fermata di un treno che corre sul binario delle meraviglie, qualora si parta da Napoli. La Crestarella è invece una spiaggia privata sede di uno stabilimento balneare.
Erchie, una frazione del comune di Maiori
Con Erchie iniziamo a far fatica nel distinguere tra le migliori spiagge e i borghi più suggestivi della Costa Amalfitana, perché esso rappresenta il prototipo perfetto del borgo marinaro. Ma possiede spiagge degne di essere nominate.
Situato tra Maiori (dove si trova invece la spiaggia libera più grande di tutta la Costiera) e Cetara, può essere raggiunto solo a piedi. Questo rende la sua spiaggia di sabbia bianca e finissima, a lambire il mare color dello smeraldo, un gioiello seminascosto ad un occhio poco avvezzo alla scoperta. Sempre tra Erchie e Maiori c’è la Spiaggia del cavallo morto, conosciuta anche come Cala Bellavia. Raggiungibile solo dal mare, deve il suo nome più originale alla leggenda che la identificava come luogo di sepoltura per i cavalli.
Altre spiagge degne di menzione si trovano a Praiano (Marina di Praia), Ravello (Spiaggia di Castiglione) e nella Baia di Nerano.
I suoi borghi più suggestivi
Atrani, Albori e Furore tra i borghi della Costa Amalfitana più belli d’Italia
Atrani fonde alla perfezione la natura con l’arte della costruzione. Avvolta da stradine che compaiono e scompaiono come le ombre a contatto con il terreno. Dietro a nugoli di case quasi aggrovigliate in un abbraccio dalle perfette armonie stilistiche. La struttura originaria risale al Medioevo e la sua piccola spiaggia (una delle migliori d’Italia) è l’approdo o il punto d’avvio per il lavoro incessante delle lampare. Il piatto principale è il sarchiapone la cui base è la zucca verde.
Leggenda vuole che ad Albori fosse stato sbalzato addirittura Giasone con i suoi Argonauti e che neppure lui seppe resistere alla bellezza del luogo. Una, non la sola, tra le qualità che hanno reso questo borgo, appartenente al Comune di Vietri, eleggibile tra i borghi più belli delle nostra Penisola. Con i suoi 350 abitanti, la possibilità di compiere lunghe e ritempranti passeggiate ed assaporare piatti tipici quali le penne “alla cuppitiello” o le “palle di ciuccio”, caratteristiche crocchette di patate agrodolci.
Furore è il paese che non c’è benché possieda caratteristiche d’accoglienza straordinarie. La possibilità di inerpicarsi sui suoi sentieri finalmente recuperati. E di rifocillarsi con piatti tipici (come totani e patate) che adoperano i prodotti della terra assieme a quelli donati dal mare.
Cetara
Cetara è un pittoresco borgo marinaro che sorge ai piedi del monte Falerio e si distende su una vallata i cui fianchi sono cinti da vigneti e agrumeti. Paese di pescatori, lega il suo spirito al proprio mare, e demanda la sua bellezza alla spiaggia e all’atmosfera che tra essi si crea.
Per la gioia dei turisti che qui possono gustare la migliore colatura di alici possibile, ad accompagnare gli spaghetti. Ma anche pesci di pregevole qualità, come quelli serviti fritti nel cuoppo, il cartoccio che serve loro da contenitore.
Alla fine di questa avventura su cosa vedere lungo la Costiera Amalfitana e sulle sue attrazioni naturali più belle, non vediamo l’ora di sapere quali altre chicche ci suggerirete nei commenti tra luoghi del cuore e tradizioni imperdibili!
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