La storia di Sanremo (e i vincitori) da Modugno agli anni ’80
Nella precedente puntata all’interno della storia del Festival di Sanremo abbiamo parlato delle origini del Festival, della sua desolazione iniziale, fino ad arrivare al suo decollo, anzi al suo Volare (scusate il professionismo) con Domenico Modugno.
Da questo momento in poi Sanremo diventa famoso in tutto la Penisola e con lui anche la musica rock e swing.
Armatevi di filtro vintage e di immaginazione. Con quelli del Kappuccio ci vediamo a Sanremo negli anni ’60. Tenetevi forte!
Gli anni Sessanta
Nel 1963 in America Elvis Presley dominava le scene da circa una decina di anni, in Inghilterra i Beatles facevano uscire Please Please Me, in Italia a Sanremo c’era Adriano Celentano con la sua 24.000 baci. L’avvento della nuova musica giovanile.
Prima di questo episodio, siamo romanticamente spinti a inserire in questa brevissima playlist musicale una canzone che fu famosa anche oltreoceano. Lo stesso Elvis la volle cantare in una sua versione anglofona. Stiamo parlando di Io che non vivo di Pino Donaggio. Numero uno.
Nel decennio ’60 – ‘70 ci furono nomi del calibro di Mina con la sua Mille bolle blu, Little Tony, Lucio Dalla e infine il compianto e tanto amato (almeno da noi di Kappuccio) Luigi Tenco. Proprio per la dinamica poco chiara e complessa del suo suicidio a Sanremo, faremo un articolo dedicato. Ciao amore, ciao.
Il Jukebok della storia di Sanremo
In questo box inseriremo i vincitori di Sanremo per la decade Sessanta – Settanta:
- 1960: Romantica di Tony Dallara e Renato Rascel
- 1961: Al di là di Betty Curtis e Luciano Tajoli
- 1962: Addio…addio di Domenico Modugno e Claudio Villa
- 1963: Uno per tutte di Tony Remis e Emilio Pericoli
- 1964: Non ho l’età (per amarti) di Tony Renus e Emilio Pericoli
- 1965: Se piangi se ridi di Bobby Solo e The New Christy Minstrels
- 1966: Dio come ti amo di Domenico Modugno e Gigliosa Cinquetti
- 1967: Non pensare a me di Claudio Villa e Iva Zanicchi
- 1968: Canzone per te di Sergio Endrigo e Roberto Carlos (non quello del Brasile)
- 1969: Zingara di Bobbyu Solo e Iva Zanicchi
Sanremo e gli anni di piombo
Il suicidio di Tenco fu un segno premonitore dei tormenti intestini che stavano colpendo l’Italia? Purtroppo non lo sapremo mai, ma la nostra cara Italia stava entrando in quelli che sarebbero stati chiamati successivamente gli anni di piombo. E quest’aria pesante la respirò anche il Festival.
In questa stagione temporale, però, il Festival pullula di artisti che poi faranno la storia della musica italiana. Oltre a questi ci teniamo a sottolineare due episodi in particolare: l’avvento di Rino Gaetano e il cambiamento di location nella nuova sede, il teatro Ariston.
Come abbiamo sfiorato nel precedente paragrafo, in questa decade di chiaroscuri vennero studiate nuove strategie per rendere il Festival di Sanremo competitivo e al passo coi tempi, nonostante la sua storia, a un ritmo che stava diventando sempre più veloce. La soluzione fu quella di chiamare ospiti internazionali.
Il Jukebok della storia di Sanremo
In questo box inseriremo i vincitori di Sanremo per la decade Sessanta – Settanta:
- 1970: Chi non lavora non fa l’amore di Adriano Celentano e Claudia Mori
- 1971: Il cuore è uno zingaro di Nada e Nicola Di Bari
- 1972: I giorni dell’arcobaleno di Nicola Di Bari
- 1973: Un grande amore e niente più di Peppino di Capri
- 1974: Ciao cara come stai? di Iva Zanicchi
- 1975: Ragazza del Sud di Gilda
- 1976: Non lo faccio più di Peppino di Capri
- 1977: Bella da morire di Homo Sapiens
- 1978: …e dirsi ciao! Di Matia Bazar
- 1979: Amare di Mino Vergnaghi
Verso gli anni Ottanta
Negli anni ’80 ospiti come i Queen, i Kiss, i Duran Duran (e chi ne ha più ne metta) calcarono il palco del Festival. Tra queste ci furono performance memorabili, sia in negativo che in positivo.
Il Festival rimaneva una cartina al tornasole fedele della società italiana. Ma questo lo sveleremo nel prossimo episodio ligure. Se invece vi siete persi la prima puntata potete recuperarla qui.
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In copertina foto di Wikipedia