Un tour tra i borghi artigianali italiani

0 Condivisioni

Tante volte ci siamo addentrati nei borghi che fanno dell’Italia una delle mete turistiche più importanti d’Europa. Per cultura e tradizioni. In questo caso vogliamo andare ad approfondire di più il concetto, proponendo un tour tra i borghi artigianali italiani che sono maggiormente rinomati per la lavorazione del legno, della ceramica, del vetro, della produzione di tessuti e tanto altro.

L’artigianato in senso stretto è un’attività lavorativa in cui oggetti utili o decorativi sono prodotti completamente a mano o per mezzo di attrezzi, senza il supporto delle tecnologie della produzione industriale. Sono frutto pertanto della passione, dell’orgoglio, dell’abnegazione dell’uomo e di una serie di tradizioni pratiche tramandate nel tempo.

Sutrio, il paradiso fatto di legno

Artigianato del legno, la materia prima @jaquetoni da unsplash

Comune di 1216 abitanti in Friuli-Venezia Giulia. Sutrio fa parte dei borghi autentici d’Italia. Uno degli eventi culturali più importanti si svolge nel periodo natalizio con una rassegna di presepi artigianali ambientata nei luoghi maggiormente caratteristici del borgo (cortili, loggiati, cantine). All’interno di questa manifestazione si ha la possibilità di assistere alla lavorazione del legno nelle botteghe artigianali.

Il legno infatti, qui, la fa da padrone a tal punto che possiede una festa tutta per sé, nella prima domenica di settembre, chiamata “Magia del legno”. Durante la quale in paese, la sua lavorazione viene rappresentata in tutte le forme possibili. Circondato com’è da boschi era inevitabile che tale forma di artigianato si sviluppasse sin dai tempi antichi. Nel centro storico si trovano alcune tra le più apprezzate botteghe per l’intaglio e la scultura.

Murano e Burano così simili, così diverse tra i borghi artigianali italiani

Canali e colori da pixabay di rperucho

Solo una lettera li separa. Ma hanno anche caratteri diversi, pur essendo simili nella sostanza. Burano e Murano sono entrambi centri abitati della laguna veneta. Burano sorge a nord est di Murano ed è collegata ad essa tramite un percorso di canali navigabili. Costituita da 4 isole e divisa in sestieri è famosa per i suoi merletti.

Il merletto di Burano è uno dei più rinomati al mondo, con una lunghissima, secolare, tradizione alle spalle, che sfocia spesso in leggenda. Connessa alla tradizione marinaresca di fabbricazione e riparazione delle reti da pesca, questa attività ha animato il commercio fin dal XV secolo, per acquisire poi una fama internazionale nelle corti di mezza Europa.

A Burano ha sede anche il Museo del Merletto, dove sono esposti tra gli altri oggetti, tovaglie, centrotavola e ventagli di enorme pregio. Al suo interno si possono vedere all’opera delle merlettaie e volendo, acquistare le opere di loro produzione debitamente certificate.

Burano da pixabay di lenalindell20

Murano situato a nord-est di Venezia, fa parte del suo comune ed è uno dei centri più popolati della Laguna veneta. Composto da 7 isole deve le sue fortune all’arte del vetro, la cui storia si lega, senza soluzione di continuità, a quella del centro. Ed ha origine nel 1291 quando per decreto, le vetrerie di Venezia vennero qui trasferite per la pericolosità dei forni dei laboratori e per meglio controllarne i lavori. Di fatto relegando i maestri vetrai a vivere sull’isola e a non potersi allontanare senza il permesso della Serenissima.

Con il termine “Vetro di Murano” vengono oggi denominati i vetri artistici qui lavorati. Realizzato con un metallo decorato minuziosamente, attraverso varie tecniche, ha da sempre subito evoluzioni significative. Oggi a Murano ci sono numerose fabbriche e studi privati di artisti che richiamano turisti da tutte le parti del mondo. Il Museo del Vetro a Palazzo Giustinian di Venezia ospita mostre sulla lavorazione del vetro e reperti di indubbio valore storico.

Volterra tra i borghi artigianali italiani spicca per il suo alabastro

La semplicità di un borgo, Volterra @cbarbalis da unsplash

Nella provincia di Pisa si trova il comune di Volterra, tra le prime città-stato dell’antica Etruria. In epoca medievale, vi sorgeva un’importantissima sede vescovile. Il centro storico conserva ancora affascinanti tracce del suo passato. Periodo che si tramanda anche attraverso la maestria artigiana dei lavoratori dell’alabastro, di cui rimangono oggi, poche, ma significative botteghe visitabili.

L’alabastro è un materiale elegante e lucente. Quello di Volterra in particolare, il più pregiato in Europa. Presente in cave a cielo aperto o in gallerie; ogni cava regala una tipologia diversa di esso, per aspetto e consistenza. Derivante dalla composizione chimica del terreno; più facile da lavorare rispetto al marmo ed estremamente duttile, veniva usato soprattutto per rivestimenti di pareti, per vasi funebri, urne o sarcofagi.

Bevagna culla dei mestieri medievali

Chiesa di San Michele di @gabiontheroad da unsplash

Comune in provincia di Perugia, un tempo noto per le tele pregiate che vi si producevano, le bevagne. L’aspetto predominante del suo interno è quello di una città medievale, dove vitale è la tradizione artigiana delle botteghe che si aprono su caratteristiche viuzze. Laboratori d’incontri con maestri ed esperti permettono ai visitatori di apprendere le modalità di lavorazione e la gamma strumentistica riguardante produzioni antiche come la carta bambagina (particolare tipo di carta prodotta fin dal medioevo ad Amalfi e data dalla lavorazione di stracci e tessuti di cotone, in primis), le candele di cera d’api e tessuti di seta.

Strada medievale da unsplash di @gabiontheroad

Il tempo a Bevagna pare essere rimasto sospeso in un eterno girone medievale e ciò non viene certificato solo da quello che si può fare, ma anche e soprattutto da quello di cui si può godere: cinta murarie, ponti, monumenti, palazzi, chiese e vestigia romane.

Brisighella e l’arte del ricamo nei borghi artigianali italiani

Dove il ricamo si fa strada @paolobendandi da Unsplash

Comune della provincia di Ravenna caratterizzato dalla presenza di 3 colli su cui poggiano la Rocca Manfrediana, il Santuario del Monticino e la Torre dell’orologio, le cui origini risalgono alla fine del ‘200. Brisighella è una perla incastonata nel Parco regionale della Vena del Gesso. L’arte del ricamo è stata qui fiorente dall’inizio del ‘900 fino alla seconda guerra mondiale, quando le scuole più famose, che preparavano le ricamatrici, servivano anche la casa Reale.

Nel 1989 è nata l’associazione denominata “C’era una volta il ricamo” per la ricerca, la promozione e la divulgazione di tecniche e tipologie del ricamo locale. Ogni anno conventi e chiese organizzano una mostra per dare l’opportunità di ammirare i migliori ricami d’epoca.

Frosolone, un borgo d’acciaio e coltelli

I coltelli protagonisti a Frosolone @nicoletta

Comune della provincia di Isernia il cui nome, derivato dal latino, è mistura di significati (tra macinare e franoso), possiede numerosi siti d’interesse culturali (soprattutto chiese) ed è spesso citato in maniera ironica nel mondo dello spettacolo.

Frosolone è uno dei borghi artigianali italiani più belli, noto per la lavorazione dell’acciaio. Il museo dei ferri taglienti si trova nel cuore del centro storico, dove è possibile osservare forbici, coltelli e oggettistica di valore storico, tutti recuperati tra gli eredi dei lavoratori del secolo scorso. All’interno del museo c’è persino una bottega dove assistere alla forgiatura delle lame da parte dei maestri del posto. Ad Agosto si tiene la Mostra mercato dei coltelli e delle forbici.

Borghi artigianali italiani famosi per la ceramica

Lavorazione ceramica da pixabay

Albissola o Albisola?

Comune italiano in provincia di Savona. Albissola marina, assieme ad Albisola superiore (non è quello di Albissola un errore nostro di battitura, infatti si scrive proprio così, in maniera difforme; piuttosto lo sbaglio nella trascrizione risale addirittura al 1915) formano il territorio delle Albisole.

Entrambe sono note per la lavorazione della ceramica (ne avevamo parlato in un precedente articolo sulle curiosità riguardanti la Liguria), arte conosciuta sin dal ‘400; nel ‘500 iniziò la produzione di piastrelle simili agli azulejos spagnoli e portoghesi e nel secolo successivo, due fratelli del luogo fondarono fabbriche di ceramica anche in Borgogna. Ad Albisola superiore c’è il museo della ceramica “Manlio Trucco” e tanti laboratori si dedicano a questa attività, producendo oggetti in ceramica, tra cui decorazioni per gli edifici e numeri civici.

Deruta

Altro comune in provincia di Perugia, noto, in questo caso, per la produzione di ceramiche artistiche. Deruta è inserito tra i borghi più belli d’Italia nonché baluardo a protezione del capoluogo. Si suddivide in frazioni, ognuna delle quali possiede attrazioni storico-culturali degne di essere menzionate e visitate. In ossequio alla sua tradizione artigianale, nelle sale dell’ex convento di San Francesco, sorge il museo artigianale della ceramica più antico d’Italia, nel genere.

Le numerose opere al suo interno descrivono l’evoluzione della maiolica locale dal periodo arcaico fino al ‘900. La vita del borgo si intreccia con tale arte in più occasioni: il primo Maggio quando si svolge la Mostra mercato della ceramica d’antiquariato, il 25 novembre per la Festa di Santa Caterina, patrona dei ceramisti, in occasione della quale si premiano gli antichi vasai.

Cerreto Sannita

Cerreto Sannita è un comune in provincia di Benevento, famoso anch’esso per l’arte della ceramica, che ha origini molto antiche. Il periodo più florido fu quello successivo al terremoto e alla conseguente ricostruzione del 1688 quando lo stile lavorativo locale si fuse con quello delle maestranze napoletane giunte in città. Il ‘700 è così ricordato come il secolo d’oro per la ceramica cerretese con la sua qualità fine e ricercata nei particolari. In paese sono presenti musei che richiamano l’attenzione su questo aspetto sociale ed economico (il Museo civico della ceramica tra tutti).

Manufatti tipici sono i piatti da pompa, i vasi da farmacia, le brocche lobate, le acquasantiere e le riggiole, mattonelle con decori a festone o a rosa dei venti. I soggetti maggiormente utilizzati sono di tipo religioso, paesaggistico e i colori tradizionali giallo, verde, blu ed arancione. Nel periodo giugno-luglio si tiene la Biennale d’arte ceramica contemporanea, mentre tra dicembre e gennaio la Mostra concorso di presepi, naturalmente in ceramica.

Le ceramiche in Sicilia e non solo…

Piatto di ceramica siciliana foto di @nicoletta

Santo Stefano di Camastra e Burgio

Teste di moro siciliane di realme da pixabay

Santo Stefano di Camastra è un comune della città metropolitana di Messina, incastonato tra i monti Nebrodi e la costa tirrenica e citato da Pirandello nella “Giara”.

…prevedendo che le cinque giare vecchie di coccio smaltato che aveva in cantina non sarebbero bastate a contenere tutto l’olio della nuova raccolta, ne aveva ordinata a tempo una sesta più capace a Santo Stefano di Camastra, dove si fabbricavano…

Conosciuta come “la città della ceramica” visto che essa la rappresenta in tutto e per tutto; numerose sono le botteghe nel centro dove poter acquistare piatti, vasi, teste di moro (vasi simbolici che rappresentano volti di uomo o di donna), pigne, maioliche e per l’appunto giare. A differenza di altri luoghi della Sicilia, qui la lavorazione della ceramica ha una storia più recente che ha raggiunto il suo apice a metà del ‘900.

Burgio è un borgo che si trova nel libero consorzio comunale di Agrigento. Posto su un pendio triangolare alla confluenza del vallone Garella e del Torrente Tina. Di fondazione incerta, una parte del suo territorio è compresa nella Riserva naturale orientata Monti di Palazzo Adriano e Valle del Sosio, dove sono stati trovati i più antichi reperti fossili della Sicilia.

Anch’essa ha il riconoscimento morale di città della ceramica e possiede i tratti tipici di un borgo medievale, con strade tortuose, cortili, scalinate. Qui la tradizione ceramista risale al XVI secolo e, come per altri dei borghi artigianali italiani citati, ha permesso di creare un museo per valorizzarne storia e patrimonio. Foglie, fiori e tralci, oltre alle figure umane sono tra i soggetti più adoperati, e i colori, come tipicamente accade in Sicilia, virano tra il giallo, il blu, il verde ed il bianco. Si possono trovare anche a Burgio botteghe dove si realizzano i manufatti in maiolica, per i quali è stato richiesto il marchio doc.

Erice

Tappeti intrecciati di @oxganggreen da unsplash

Rimaniamo nella splendida isola siciliana, ma allontaniamoci per un attimo dalle creazioni fatte con la ceramica. Perché tante ed altrettanto importanti sono le opere d’artigianato che si possono incrociare lungo il cammino. Come accade per Erice, l’ultima nostra tappa. Qui nel libero consorzio comunale di Trapani, sorge un “nuovo” borgo medievale dove nessuno può esimersi dal visitare perlomeno il Castello di Venere arroccato su un monte, (come del resto tutta la cittadina a cui l’omonimo monte dà le generalità) da cui far spaziare la vista a perdifiato. O concedere a se stessi di attraversare il meraviglioso Giardino del Baglio.

La tradizione qui tramandata di madre in figlia è quella tessile dei tappeti che, grazie alla fantasia e all’abilità di queste donne, continua la sua storia, seppur con non poche difficoltà. Un’arte complessa ed antica, legata principalmente all’osmosi di conoscenze con la Grecia ed il Medioriente. La realizzazione dei tappeti popolari, le “trappite”, richiede tempo e la padronanza di tecniche come quella della “frazzata” (cioè fili paralleli, disposti su un telaio, attraverso i quali far passare delle strisce di stoffa, spesso riciclate) in modo da ottenere motivi geometrici tortuosi quasi come le vie del luogo che le ha viste nascere.


Quali altri borghi artigianali italiani conoscete? Consigliateceli nei commenti!

Vi ricordiamo di seguire @Kappuccio su Instagram, su Facebook e di iscrivervi alla nostra newsletter per rimanere aggiornati sulle cose più belle da fare fuori e dentro l’Italia!

💬 Vuoi scoprire i posti più particolari di tutta Italia?Iscriviti alla nostra newsletter mensile! Mandiamo sempre solo le attività più interessanti.
0 Condivisioni

Nicoletta Spinozzi

Potrebbe piacerti...

Vogliamo che tu faccia parte del nostro movimento.Crediamo che l'Italia sia il paese più bello al mondo.

E con la nostra newsletter mensile (sì, solo una volta al mese) condividiamo con te gli ultimi articoli, notizie, e cose da fare in Italia, tutto esclusivo e fatto in casa. 😉

Ti aspettiamo dall'altra parte!

Vogliamo che tu faccia parte del nostro movimento.Crediamo che l'Italia sia il paese più bello al mondo.

E con la nostra newsletter mensile (sì, solo una volta al mese) condividiamo con te gli ultimi articoli, notizie, e cose da fare in Italia, tutto esclusivo e fatto in casa. 😉

Ti aspettiamo dall'altra parte!

Crediamo che l'Italia sia il paese più bello al mondo, per questo vogliamo scoprirlo fino in fondo.

Il mondo sarà pieno di meraviglia, ma l'Italia ne avrà sempre di più. Vogliamo scoprirle tutte e condividerle con te, e se le vuoi ricevere via mail una volta al mese, sai cosa fare! 👇🏼