Visita al cratere del Vesuvio
Se vi state chiedendo cosa significa poter vedere da vicino il cratere di un vulcano, siete nel posto giusto!
Siamo felici di parlarvi della nostra incredibile visita al cratere del Vesuvio che oltre che senza fiato, ci ha lasciato anche senza parole!
Se i vulcani, il trekking e l’esplorazione in generale sono la vostra passione, siete proprio nel posto giusto! Continuate a leggere per capire tutto ciò che vi serve sapere per la vostra prossima visita al cratere del Vesuvio!
Il vulcano
Il Vesuvio è uno dei due vulcani quiescenti dell’Europa Continentale, nonché uno dei più studiati e anche più pericolosi, vista l’altissima densità di popolazione presente nell’area vesuviana.
É ormai considerato il simbolo della città di Napoli, con la sua imponenza e la sua storia lunga oltre 40.000 anni. La sua forma tronco-conica, infatti, è diventata inconfondibile.
Il suo punto più alto raggiunge i 1.277 m sul livello del mare. Il cratere, invece, ha un diametro di 450 m e una profondità di 300 m.
Come arrivare al cratere del Vesuvio
Per la nostra visita siamo partiti da Giugliano in Campania (NA) e siamo arrivati al Vesuvio National Park in circa 35 minuti di macchina. La strada per arrivare è molto lineare, a eccezione dell’ultimo tratto che è costellato di curve per salire e avvicinarsi il più possibile al parco.
Stranamente non esiste una biglietteria in loco, quindi i biglietti di ingresso e quelli del parcheggio potranno essere acquistati solo online, sul sito del Parco nazionale del Vesuvio.
Non è possibile arrivare con la macchina proprio all’ingresso del parco. Per questo motivo, a circa 3 km dall’ingresso, si trovano i parcheggi per le auto (Parking A e Parking B). Il prezzo cambia in base alla grandezza e al numero di posti della macchina. Noi, con una normale macchina a 5 posti, abbiamo pagato 6 euro.
Il tempo massimo di permanenza nel parcheggio è di 4 ore dato che la visita dura in media un’ora e mezza. Questo viene fatto per consentire un ricambio continuo di visitatori non essendoci un grandissimo numero di posti auto.
Una volta lasciata la macchina, potete decidere di raggiungere l’ingresso a piedi, percorrendo i circa 3 km in salita (scelta ardua). In alternativa, potrete spendere un utilissimo euro a persona per prendere una navetta che vi porterà direttamente all’ingresso del parco.
La visita al Vesuvio
Una volta scesi dalla navetta ci siamo avviati verso l’ingresso e ci hanno controllato Green Pass e biglietti in formato digitale. Da qui è iniziata l’escursione vera e propria.
Abbiamo iniziato a camminare lungo il sentiero sterrato che ci ha portato in cima dopo circa 35 minuti, con non poche pause per riprendere fiato. Ci siamo fermati, però, anche per ammirare un panorama mozzafiato che passo dopo passo si apriva a nuove prospettive di visione.
Siamo poi arrivati in “cima” e abbiamo preso un the e un caffè rigeneranti in un piccolo chioschetto che vende souvenir in pietra lavica . Qui, inoltre, c’è tutto ciò di cui può aver bisogno un visitatore (acqua, the, caffè ecc.).
Subito dopo ci siamo affidati a una guida che ci ha spiegato il percorso da fare. Inoltre ci ha informati che se avessimo avuto bisogno di qualunque cosa, avremmo incontrato altre guide lungo il sentiero.
Ormai il grosso era fatto: eravamo arrivati al cratere!!
La sua vista ci ha lasciati senza fiato! C’erano diversi punti di osservazione con la luce più o meno intensa per merito della magnifica giornata di sole che avevamo scelto.
Dopo aver camminato lungo il sentiero e aver osservato il cratere da una parte e il panorama dall’altro, abbiamo ripercorso il sentiero al contrario per rientrare.
La salita è stata faticosa, ma anche la discesa non è stata da meno. Il motivo? La strada è sterrata e, in alcuni punti, anche abbastanza ripida. Nonostante questo, però, è stata davvero un’esperienza sensazionale che vi consigliamo vivamente se vi trovate nei pressi di Napoli.
Noi siamo arrivati verso le 9:00 e siamo stati fortunati perché il tempo era stupendo e non c’era tanta gente a quell’ora. Degno di nota, infine, è sicuramente stato il silenzio che ci ha accompagnato per tutto il percorso. La sua presenza, infatti, ha reso l’esperienza ancora più strepitosa.
Eccoci arrivati alla conclusione della nostra incredibile visita al cratere del Vesuvio. Tornando indietro la rifaremmo subito di nuovo: un’esperienza non troppo faticosa e che vi avvicinerà alla natura incontaminata, facendovi vedere la città da un’altra prospettiva.
Se volete leggere di altre avventure sulle montagne, sui vulcani e sulle scalate in generale vi consigliamo di leggere anche la straordinaria storia di Florine Dorì qui.
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Foto di copertina di @valeriamodio