Questa fotografa ha trasformato il Manicomio Mombello in un posto romantico

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Non sono poche le persone affascinate dal supernatural che si divertono a raccontarsi storie di fantasmi e tirano fuori tavolette ouija per farsi mandare messaggi dall’aldilà come intrattenimento.

Chi è famigliare con queste cose è regolare frequentatore di cimiteri e luoghi abbandonati, insomma, di qualsiasi posto dove si possa andare incontro a un simpatico fantasma.

Visto che siamo nel periodo di Halloween, non c’è modo migliore per festeggiare, se non parlandovi di un luogo che molti vi diranno che sia sicuramente infestato: il manicomio di Mombello!

Villa Pusterla-Crivelli, prima una tenuta di lusso (che ospitò perfino Napoleone!), successivamente transformata in manicomio per poi essere abbandonata, è un luogo gettonato per chi vorrebbe diventare un vero e proprio ghostbuster.

Ma non per Julia Gaillard, studentessa di product design alla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, che nel suo tempo libero si diletta nello scattare foto. Un progetto universitario l’ha portata ad ambientare una storia d’amore all’interno del famoso ex-manicomio, luogo alquanto macabro e angosciante.

Queste foto danno una nuova dimensione al manicomio, un aspetto più accogliente. Trasformando il tetro palazzo in castello fiabesco, facendoci dimenticare che si tratta di una struttura devastata dagli anni di abbandono.

ex manicomio mombello

ex manicomio mombello

Abbiamo parlato con la fotografa, per capire il significato delle sue fotografie più a fondo.

D: Cosa ti ha portata a scegliere questo luogo in particolare per ambientarci una storia simile?

R: La scelta del luogo è avvenuta un po’ per caso, erano anni che desideravo esplorare un luogo simile, poter vedere la magnificenza di un edificio lasciato al proprio destino, nel dimenticatoio. Poter immaginare le mille e più vite che hanno percorso corridoi, stanze…

Ripercorrere i passi delle vite di queste stesse persone e poter portare un frammento di storia, con me, attraverso la fotografia.
Il silenzio che lascia libero spazio all’immaginazione.

Con l’aiuto di una mia collega e amica, Giulia Guaitani, che oltre ad aiutarmi a sviluppare il concetto ha avuto l’amabilità di posare per me, abbiamo trovato interessante raccontare la storia di una donna, Lucinda Matlock, interpretando alla mia maniera una delle poesie dell’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters.

In un luogo simile poiché rappresenta appieno l’atmosfera che abbiamo risentito leggendo la poesia.
Percorrendo i corridoi, esplorando le varie stanze e perlustrando i dintorni riuscivo a immaginarmi Lucinda che ballava con il suo amato, il dolore della perdita dei suoi figli, la gioia e la libertà che provava nel correre spensierata…

D: Come vuoi che si senta chi vede queste foto?

R: Vorrei che chi osservasse questi scatti venisse trasportato in un universo parallelo.

L’intento è quello di far rivivere al pubblico i momenti della vita passata di Lucinda attraverso un nuovo punto di vista. Ripercorre i passi di Lucinda, che siano i momenti felici o dolorosi, ma con un tocco di misticità, di libera interpretazione. Poco importa cosa si ha davanti, ognuno avrà un punto di vista diverso, non solo in quanto posizione spaziale, ma per le diverse esperienze vissute che portano sulla scena nuovi frammenti che possono comporre una storia completamente diversa da quella che altri possono aver intuito.
Detto ciò, posso far vedere un frammento di ciò che ho sentito io in quel momento, ma non posso controllare quello che sentiranno nel momento stesso che vedranno le foto.
Oltretutto vorrei che oltre a impersonarsi nel suo percorso potessero percepire che, nonostante l’abbandono e la degradazione avanzata del luogo, ci rimane comunque un filo di magia.

Che ne dite di questi scatti particolari? Vi è venuta voglia di fare una visita all’ex-manicomio, o state meglio al caldo a casa, sotto le coperte?

Non dimenticatevi di condividere l’articolo coi vostri amici, potrebbe ispirarli!


EX-MANICOMIO MOMBELLO, LIMBIATE

Indirizzo: Via Monte Grappa, 40 – Limbiate


Per vedere i lavori di Julia Gaillard, la trovate su Instagram come @jmgskylark.

La trovate direttamente all’indirizzo mail jmg.photography@hotmail.com!


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Giulia Zogheib

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